Da giugno viveva su una banchina di viale Sicilia, sotto gli occhi sconcertati degli abitanti delle vicine palazzine. Adesso il polacco di 34 anni, che ha deciso di fare il barbone nel centro storico di Ragusa superiore, è in ospedale. Qualche residente del quartiere di viale Sicilia si è commosso per lo stato di salute in cui versava il senzatetto e si è prodigato per farlo ricoverare al Civile. Il cittadino di origine polacca aveva infatti alcune dita del piede destro in stato di cancrena, patologia forse legata ad un diabete non curato. Non appena il barbone è arrivato nel nosocomio sanitario è stato lavato, sbarbato, ricoverato e curato. Fra l’altro si è anche, in parte, disintossicato dall’alcool. “Mi trovo bene al Civile – racconta il polacco – ma fra qualche giorno mi dimettono”. Adesso che è tornato a camminare senza difficoltà l’immigrato esce di giorno e spesso staziona nella banchina vicina a piazza del Popolo, dove c’è la fermata del bus. “La mia casa è la strada – dice con sguardo rassegnato – purtroppo non ho altri posti dove andare”. Adesso che è davvero arrivato l’autunno e il freddo, per chi, come lui, è senza casa, vivere fuori è un’impresa. Ma è davvero assurdo che nella civilissima Ragusa, non ci sia una struttura che possa accogliere e aiutare sbandati come Antonio (questo è il suo nome), offrendogli un’alternativa alla strada e garantedogli un rifugio e aiuto, che possa sostituirsi all’alcool di cui fa abuso. La domanda che molti residenti di viale Sicilia si fanno è: dove sono i servizi sociali del Comune di Ragusa, perchè non si cerca di prevenire situazioni di degrado che possono degenerare, in un futuro, in atti di microcriminalità, che possono togliere dignità a un quartiere che sinora è stato sempre pulito e dignitoso e all’altezza dell’immagine di questa città?
Panoramica sulla Privacy
Il trattamento e la raccolta dei dati personali e della privacy è regolamentata dall'Articolo 13 del Decreto Legislativo del 30 Giugno 2003 numero 196 "Codice in materia di protezione dei dati personali" e dal Regolamento Ue 2016/679, noto come GDPR (General Data Protection Regulation) in vigore dal 25 Maggio 2018.
Per l'informativa completa vi rimandiamo alla pagina Privacy Policy.