“La difesa dei Pronto Soccorso di Comiso e Scicli non è una difesa d’ufficio né una sciocca battaglia di campanile condotta sulla pelle dei cittadini”. Il deputato regionale del Pd, Pippo Digiacomo, interviene sulla disposizione che vieta il trasporto in ambulanza dei pazienti nei Pronto Soccorso di Comiso e Scicli, argomento che sarà oggetto di esame alla commissione Sanità all’Ars. “Questo non lo diciamo noi, lo dice la società scientifica Timeo – Società italiana di Medicina emergenza-urgenza – che ha conferito al Pronto Soccorso di Comiso il premio “Vito Giustolisi” per avere accelerato i tempi di intervento su infartuati, riportando velocemente alla normalizzazione la circolazione cardiaca. In parole povere, – spiega Digiacomo in una nota – per avere salvato decine e decine di vite umane in pericolo. Oltre a questo, si aggiungano alcune altre decine di migliaia di interventi. Evidentemente nessuno è profeta in patria. Al contrario, da queste parti, anziché chiamare a raccolta istituzioni, operatori, opinione pubblica per illustrare i risultati del potenziamento degli stabilimenti ospedalieri di Comiso e Scicli, arrivano “siluri” che hanno il solo risultato di suscitare confusione, e indignare l’opinione pubblica, – scrive l’on. Digiacomo – minacciare la salute dei cittadini. Chiederò un’urgente audizione presso la commissione Sanità, della quale sono componente, per analizzare le politiche di rilancio degli ospedali di Comiso e Scicli, il loro stato di attuazione e, in quella sede – conclude l’on. Digiacomo -, verificheremo se a pagare debbano essere queste fondamentali e strategiche strutture sanitarie o l’insipienza e i ritardi di un management veloce nel tagliare e cassare servizi, ma alquanto ritardatario nell’implementare ciò che ci è dovuto per legge”.
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