Nella sentenza di ventidue pagine, i giudici del Tar hanno valutato ogni aspetto della vicenda, anche la scelta dei Comuni di Ragusa e Monterosso di “appoggiare” il ricorso della Ses che anni fa presentò una richiesta per installare un parco eolico in contrada Cava dei Modicani. Il Tar, com’è noto, ha accolto la richiesta della società di annullare il diniego della soprintendenza. Il ragionamento è il seguente: la Regione può alla fine prendere una decisione che superi anche i pareri positivi dei Comuni, ma il loro intervento “ad adiuvandum” ha un suo peso. “La ponderazione degli interessi contrastanti – dicono i giudici – non può risolversi in una mera petizione di principio, ma deve concludersi con un’adeguata esternazione della motivazione relativa alle scelte operate”. Insomma, il diniego dev’essere argomentato in maniera più circostanziata. L’accoglimento del ricorso della Ses, leggendo la sentenza, viene fuori da argomentazioni esclusivamente tecniche, ossia di errori commessi nell’iter che ha portato al “no” al progetto. Un “no” che la Regione può dire, ad esempio col piano paesaggistico, purchè, come già rilevato nella sentenza sempre del Tar sul piano, siano rispettate alcune procedure quali la “Vas”. In questo senso i giudici rilevano “l’infondatezza delle censure riguardanti la presunta illogicità delle scelte di piano sotto il profilo dell’eccessiva estensione delle zone soggette a tutela”. In pratica, la Regione, per statuto, ha la competenza urbanistica sul territorio isolano e, in sede giurisdizionale, non possono essere sindacate le scelte di merito. In definitiva, la Regione deve rivedere le procedure per l’adozione del piano, ma i giudici nulla possono dire sui contenuti del piano stesso. Sulla richiesta di risarcimento danni presentata dalla Ses, pari a 40 milioni di euro, il Tar ha deciso che occorre attendere “la possibile riedizione del potere amministrativo”, ossia l’eventuale iter che la Regione vorrà dare alla pratica e in generale al piano paesaggistico. Intanto dalla Regione arriva la decisione di inviare una diffida alla ditta dall’iniziare i lavori.
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