E’ iniziata la grande fuga dal Pdl. Il sindaco di Scicli Giovanni Venticinque molla il partito e propone formule trasversali. Si legge in questa sorta di manifesto politico: “Sono stato chiamato a ricoprire la carica di primo cittadino per amministrare il mio Comune, nel superiore interesse della comunità che rappresento. Amministrare un Comune oggi è ancor più difficile: il bilancio di Scicli – scrive il sindaco – è in grave sofferenza per via del ritardo nei trasferimenti, per mancanza cronica di liquidità derivante dai mancati introiti e dai debiti mai onorati dai Comuni di Modica, Ispica e Pozzallo (per la prima volta in questi tre anni di amministrazione non siamo in grado di garantire neanche gli stipendi ai dipendenti per non parlare dei fornitori); la controversa gestione degli Ato ha messo i Comuni nell’impossibilità di individuare criteri certi di conferimento dei rifiuti, con la conseguente necessità di conferirli a Catania. La politica, purtroppo, non sempre segue i criteri della meritocrazia, premiando chi lavora. La politica ha spesso altre logiche, sue interne, autoreferenziali, che la alimentano. A Scicli, dopo tre anni di vicissitudini – scrive il sindaco Giovanni Venticinque -, si è arrivati al nodo cruciale, guarda caso in corrispondenza delle scelte che investiranno nel prossimo anno le rappresentanze politiche impegnate nelle elezioni provinciali. La giunta, l’amministrazione, non possono diventare terreno di caccia di chi cerca consenso in spregio a qualsiasi logica amministrativa. Da tre mesi – scrive il sindaco di Scicli – sono in attesa di una indicazione spendibile per la sostituzione dell’assessore dimessosi per motivi di salute. Ho atteso con pazienza e con spirito di mediazione, guardando agli equilibri della coalizione, nonostante l’Udc abbia attuato un vero e proprio ostruzionismo politico, ordinando a qualche assessore di disertare le riunioni di giunta e persino gli uffici comunali. Ho fatto buon viso a cattivo gioco. Finalmente – scrive il sindaco di Scicli – è emersa la verità: vogliono scardinarmi eliminando i collaboratori che più lealmente si sono spesi per la buona amministrazione del Comune. A questo punto ritengo opportuno operare una scelta. Decido perciò, perché è necessario per tutelare i cittadini di Scicli, al di là delle loro appartenenze, al di là del fatto che mi abbiamo dato il voto o meno, operare la scelta di dare vita a una giunta dei migliori, che si apra alla città senza guardare il colore della maglia dei giocatori. E’ del resto un’idea – scrive il sindaco di Scicli – che a livello nazionale vede impegnate forze politiche di centrodestra e centrosinistra nella via indicata dal nostro Presidente della Repubblica: tutelare in un particolare momento di crisi finanziaria il Paese. Sarà un gruppo di persone che, differentemente dal passato, opereranno all’unisono nell’interesse preminente ed esclusivo della città, per superare questa particolare fase di difficoltà. Ho deciso – scrive Giovanni Venticinque – di autosospendermi dal mio partito, il Pdl. Allo stesso modo – conclude il sindaco di Scicli – rivolgo un invito ai consiglieri comunali, come me eletti in maniera diretta ed espressione dei cittadini, di voler collaborare a questa nuova, entusiasmante, fase di rilancio della città, senza capestri, senza pregiudiziali, con libertà di coscienza, dovendo rispondere del proprio operato alla cittadinanza intera”.