La Guardia di Finanza ha scoperto una frode fiscale da oltre un milione di euro attuata da una società di Pozzallo che opera nel settore delle autofficine meccaniche. Nel corso dell’operazione di servizio, eseguita dalle Fiamme Gialle di Pozzallo, è stato rilevato che il meccanismo fraudolento si basava sull’utilizzo di fatture false, mediante le quali la società riusciva a contabilizzare costi fittizi, ossia mai sostenuti, con il solo fine di abbattere il reddito imponibile, su cui calcolare le imposte, e creare un credito di Iva utilizzato poi per compensare illecitamente gli altri tributi da versare. La sola Iva sottratta all’erario ammonta a quasi 200 mila euro. La gestione fraudolenta dell’attività consentiva alla società di fornire la prestazione di servizi a prezzi decisamente più bassi rispetto a quelli medi di mercato, arrecando gravi danni alle ditte concorrenti. Le indagini svolte dai Finanzieri sono state rese particolarmente difficoltose anche dal fatto che la società, gestita da due coniugi, era priva di un impianto contabile attendibile; pertanto soltanto un minuzioso e certosino esame di tutta la documentazione ha consentito di ricostruirne i costi ed i ricavi. Entrambi, moglie e marito, rispettivamente rappresentante legale ed amministratore di fatto della società, sono stati denunciati per violazione alla normativa tributaria.
Panoramica sulla Privacy
Il trattamento e la raccolta dei dati personali e della privacy è regolamentata dall'Articolo 13 del Decreto Legislativo del 30 Giugno 2003 numero 196 "Codice in materia di protezione dei dati personali" e dal Regolamento Ue 2016/679, noto come GDPR (General Data Protection Regulation) in vigore dal 25 Maggio 2018.
Per l'informativa completa vi rimandiamo alla pagina Privacy Policy.