Il Medioevo sarà al centro del quarto incontro di Ergasterion – Fucina di Archeologia, realizzato dalla sezione ragusana di SiciliAntica. L’epoca “buia” degli iblei sarà ricostruita sulla base di pochi e importanti rinvenimenti ceramici; tracce che permetteranno di fare luce sulla quotidianità di un’epoca storica che non ha finora avuto la dovuta attenzione nel panorama culturale e archeologico ibleo. Venerdì 9, alle 17,30, all’auditorium di San Rocco di Ibla, Salvina Fiorilla, funzionario archeologo della Soprintendenza ai Beni culturali e ambientali del capoluogo relazionerà sul tema della “Ceramica”. Lo stesso di cui si occuperà anche Alessandra Cilio, specializzata in Archeologia classica all’Università di Catania, dando le ultime notizie sul quartiere artigiano di Scornavacche, anonimo villaggio di epoca greca messo in luce negli anni Cinquanta dal professore Antonino Di Vita. Dell’antica Licodia Eubea si occuperà, invece, Concetta Idonea, specializzata in Archeologia classica all’Università di Catania, che dimostrerà, sulla base delle più recenti ricerche, come emerge la produzione di tre tipologie di ceramica: a vernice nera, comune, da fuoco. Infine, Paolo Spadaro, laurea specialistica all’Università La Sapienza di Roma, illustrerà le caratteristiche delle lucerne.
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