Piano paesaggistico e parco degli Iblei. Nel 2012 potrebbero sciogliersi importanti nodi su questi due “strumenti” assai importanti per la pianificazione paesaggistica del territorio ragusano. Se la questione del piano è legata ai ricorsi e alle valutazioni della Regione, tutta la documentazione del parco, invece, a quanto si sa, è negli uffici del Ministero dell’Ambiente. I tecnici romani hanno a disposizione, a quanto pare, tre proposte. Il Ministero, infatti, aveva chiesto alla Regione di avviare una sorta di concertazione con il territorio per presentare un piano unitario. Ma a Roma pare ci siano tre “soluzioni”. La prima quella degli ambientalisti, che prevedono la creazione di un vero e proprio parco, con aree da tutelare ed un territorio che possa svilupparsi in modo armonico, senza bloccare lo sviluppo. La seconda è quella del cartello di Comuni e Provincia che il parco lo immagina senza troppi vincoli e per una porzione ridottissima del territorio. Fuori Scicli e Ispica, anche se il primo cittadino di Scicli ha scritto al Ministro dell’Ambiente, allora era Stefania Prestigiacomo, per chiedere che la sua città vi facesse parte. Fuori diverse aree anche di interesse naturalistico e sembra sia stato tolta anche tutta la porzione di territorio dove, secondo il progetto, dovrebbe sorgere la fattoria eolica. Un “parcheggio” non un parco, sostengono i promotori della tutela del territorio che sono assai numerosi. La terza via quella della Regione, una sorta di mediazione, anche se con poche concessioni alle rivendicazione degli ambientalisti.
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