Nati mali alcuni incarichi dirigenziali del governo Antoci, fra raccomandazioni, evidenze pubbliche disattese, selezioni prevedibili, una “mappazza” molto sicula digerita a fatica e comunque ormai incorporata nel tessuto dell’ente Provincia. Nonostante la ipotesi assai concreta del commissariamento, Franco Antoci ha prorogato al settembre 2013 gli incarichi. Per il Partito democratico uno scandalo, per gli interessati un atto dovuto in quanto sostengono che il periodo minimo per il raggiungimento degli obiettivi che stanno alla base del contratto sia quello dei tre anni. Qualche dirigente incriminato si spinge oltre congetturando che i consiglieri di opposizione siano stati convinti a denunciare questa “inutile” proroga, dal capogruppo del Pdl Silvio Galizia, come se questi fosse stato improvvisamente colto da un impulso da giustiziere. Non si comprende, però, il fine di questa intesa trasversale o del suggerimento, se risponde al vero la possibilità che Galizia subentri al posto di Mallia o di Mandarà nella squadra di Antoci. Coltivare nell’animo il disprezzo per un procedere amministrativo e nel frattempo sognare di fare parte del giro sembra una schizofrenia politico-sentimentale: meglio, allora, il tutti a casa, anche i dirigenti. Veniamo al Pd con Fabio Nicosia, Angela Barone e Venera Padua che scrivono: “Del tutto inopportuna appare la recentissima decisione assunta dal Presidente Antoci con determina n.642 di prorogare sino al settembre 2013 due contratti di incarichi dirigenziali, quindi ben oltre la scadenza del suo mandato. Tale scelta si rivela ancor più grave perchè il termine del settembre 2013 supera non solo l’attuale termine di scadenza del Presidente Antoci (maggio 2012), ma anche l’eventuale termine di proroga (giugno 2013), nelle more della definizione del procedimento di riforma degli enti provinciali. Il tutto per altro senza neanche tenere in debito conto – scrive il Pd – che al settembre 2013 potrebbe non esserci più l’istituzione Provincia Regionale di Ragusa, perchè sostituita da altri enti, e che, se nulla cambia nel panorama istituzionale, a maggio 2012 i cittadini iblei saranno chiamati all’integrale rinnovo degli organi provinciali. Così come il Partito Democratico contesta tale operato dal parte del Presidente Lombardo, che ogni giorno non perde l’occasione di nomimare consulenti e dirigenti della Regione Siciliana, amministratori ed ex amministratori del suo partito, con la stessa forza – scrivono Angela Barone, Fabio Nicosia e Venera Padua – il Pd contesta anche l’operato del Presidente Antoci”.
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