“Sottostare ai diktat europei in materia di finanziamenti ad infrastrutture strategiche, come l’autostrada Siracusa Gela, rischiando di far venir meno la compartecipazione al finanziamento di questa importante arteria del sud-est della Sicilia, (il cui progetto era stato preventivamente approvato dalla Commissione Europea stessa), rischia di creare una situazione talmente ingarbugliata da compromettere la realizzazione stessa dell’opera”. A lanciare l’allarme sono il segretario provinciale della Fillea Cgil di Ragusa, Paolo Aquila, ed il Segretario Regionale della Fillea Cgil Sicilia, Franco Tarantino. “Sono in ballo 627 milioni di euro che assicurerebbero lavoro ad almeno duemila lavoratori edili per i prossimi cinque anni, ridando fiato ad un settore che negli ultimi tre anni ha perso più del 30% degli addetti nelle tre province interessate alla realizzazione dell’opera medesima, ossia Siracusa, Ragusa e Caltanissetta. L’Assessore Regionale alle infrastrutture – affermano i due dirigenti sindacali – ha dichiarato che sosterrà le ragioni per fare in modo che l’Europa riveda la sua impostazione e dia la liberatoria a quella parte dei finanziamenti che consentirebbe l’avvio dei lavori poiché già la fase istruttoria è stata esaurita e si è in condizione di porre la prima pietra. Per parte nostra sollecitiamo l’intera classe politica siciliana ed i sindaci dei comuni, interessati alla realizzazione dell’opera, a mettere in atto tutte le necessarie pressioni perché questa parte della Sicilia non venga mortificata”, concludono i due sindacalisti che non escludono di protestare anche a Bruxelles.