I ferrovieri della provincia di Ragusa lanciano un allarme che potrebbe essere anche l’ultimo, sul futuro ormai incerto, della tratta ferroviaria Siracusa-Ragusa-Gela, la cui esistenza è messa in discussione dai continui provvedimenti di ridimensionamento. “Non è anacronistico sostenere il rilancio della linea ferrata: i costi della benzina sono così elevati da rendere insostenibile un tipo di trasporto privato basato sull’utilizzo dell’automobile – sostiene il portavoce della Cub Trasporti, Pippo Gurrieri -. Il patrimonio ferroviario del nostro territorio è ancora intatto, grazie alla strenua difesa fatta in tanti anni dai lavoratori; esso può quindi rappresentare una base per impostare un sistema di mobilità veramente alternativo per tutti i comuni della provincia, le cui amministrazioni dovrebbero puntare sul treno quale sistema ecologico, sicuro e meno costoso di trasporto di un numero crescente di persone. Noi esigiamo che il territorio ibleo venga incluso tra quelli che usufruiscono di finanziamenti per le ferrovie; e se questi finanziamenti sono pochi, che siano pochi, ma per tutti. Esigiamo la realizzazione di un sistema di mobilità ferroviaria di tipo metropolitano provinciale scrivono i sindacalisti della Cub – che colleghi tutti i Comuni della tratta, da Ispica ad Acate, e funga anche da metroferrovia urbana nel tratto interessante il capoluogo. Esigiamo la riapertura degli scali merci chiusi in provincia di Ragusa. Attorno a questi obiettivi minimi chiediamo una mobilitazione sincera e costante, ma anche indignata e forte”, conclude Gurrieri. I ferrovieri lanciano un appello alla mobilitazione per la manifestazione prevista sabato 21, alle 10, con raduno alla stazione centrale di Ragusa. Alla manifestazione ha aderito anche Sinistra Ecologia e Libertà di Ragusa. “I collegamenti ferroviari – scrivono in una nota gli esponenti di Sel Ragusa – potrebbero essere nuova linfa per l’economia ragusana poiché tutti sappiamo quanto dei buoni collegamenti incentivino lo sviluppo sotto ogni punto di vista: economico, culturale e politico. Dei collegamenti migliori potrebbero giovare all’ortofrutta vittoriese. Dei collegamenti migliori potrebbero giovare al turismo visto che mettere in collegamento Taormina, Siracusa, Noto, Scicli, Modica, Ragusa, Agrigento permetterebbe ai turisti di spostarsi agevolmente. Dei migliori collegamenti – dicono ancora gli esponenti di Sel – potrebbero agevolare i collegamenti tra Ragusa e Modica durante le rispettive feste patronali evitando l’uso di mezzi propri, ingorghi, inquinamento e rischio incidenti, visto che si partirebbe dal centro di Ragusa e si scenderebbe al centro di Modica!”
Panoramica sulla Privacy
Il trattamento e la raccolta dei dati personali e della privacy è regolamentata dall'Articolo 13 del Decreto Legislativo del 30 Giugno 2003 numero 196 "Codice in materia di protezione dei dati personali" e dal Regolamento Ue 2016/679, noto come GDPR (General Data Protection Regulation) in vigore dal 25 Maggio 2018.
Per l'informativa completa vi rimandiamo alla pagina Privacy Policy.