Da lunedì la super tassa per il rinnovo e il rilascio del permesso di soggiorno è in vigore. Da 80 a 200 euro per ottenere il permesso a rimanere in Italia. Ottanta euro per gli stagionali e per i permessi più brevi. Duecento per chi sta in Italia da più di 5 anni. Una scure sui magri bilanci dei cittadini stranieri. Una famiglia che vive da qualche anno in Italia, che ha bisogno di rinnovare un permesso, se composta da padre, madre e tre figli, potrebbe arrivare a pagare fino a mille euro. Pagano anche i minorenni, dai 14 anni in su. “Le preoccupazioni da parte dei cittadini stranieri che vivono qui da noi ci sono – ammette Vincenzo La Monica, che in seno alla Caritas si occupa proprio di immigrazione -. La scorsa settimana uno, da noi in Caritas, ci spiegava di aver fretta di concludere la presentazione della istanza così da non dover pagare la supertassa. Ma il problema vero è la durata dell’iter per il rilascio del rinnovo: è lunghissima. A volte quando arriva è già scaduto”. “I tempi sono spesso lunghi – ammette il neo dirigente dell’Ufficio Immigrazione della Questura, Alfonso Capraro -. In ogni caso gli stranieri hanno la ricevuta che consente di rimanere loro in Italia senza problemi. Però, è vero, che i tempi sono lunghi, per i diversi passaggi”. La richiesta dev’essere inviata al Ministero e poi da Roma ritorna l’ok. Per quanto riguarda la nuova tassa, Capraro spiega che entrerà a regime tra una quindicina di giorni, dal momento che per le pratiche al momento presentate vale la vecchia tassa. La domanda va fatta agli uffici postali che poi girano tutto alla Questura. In questi primi giorni, quindi, non si possono avere dati sulle istanze presentate con la nuova tassa. Anche se la situazione potrebbe cambiare. Il problema della supertassa era stato sollevato da diverse associazioni che ne chiedevano l’abolizione. Il ministro dell’Integrazione, Riccardi, aveva lavorato per eliminare questa previsione, fatta dal precedente governo. Si era arrivato ad un accordo per sospendere l’entrata in vigore della nuova norma, ma tecnicamente non si è riusciti a farlo. E’ probabile che il governo trovi una soluzione per non gravare così pesantemente su soggetti svantaggiati come gli immigrati.
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