Il cane del vicino abbaia senza sosta, magari in balcone, creando conflitti nei condomini. Una situazione che crea notevoli disagi. Da oggi i volontari dell’Enpa, l’ente nazionale protezione animali, interverranno in caso di “dispute condominiali o di quartiere riguardanti animali, fornendo ai cittadini interessati adeguate informazioni per una ragionevole risoluzione delle controversie insorte”. E’ quanto prevede uno dei punti del protocollo d’intesa tra i Comuni montani (Ragusa, Monterosso, Giarratana e Chiaramonte) e l’Enpa. Si tratta di un più ampio servizio di prevenzione del randagismo, nell’ambito del progetto-pilota relativo alla gestione della popolazione canina. I fondi sono quelli messi a disposizione dalla Regione, con una serie di interventi che riguardano tutti i Comuni della provincia. Mercoledì l’avvio di quelli per il distretto montano. A Palazzo dell’Aquila si è svolto un incontro fra i responsabili di Comuni, Asp ed Enpa per l’avvio ufficiale. Gaetano Gintoli, responsabile randagismo dell’Asp, ha spiegato che in provincia di Ragusa sono già stati microchippati 38.000 cani, su un totale di animali stimato in 40.000 presenze. L’Enpa ha già svolto dei servizi in convenzione con i Comuni. Tra l’ottobre del 2010 e lo stesso mese del 2011, sono stati censiti 544 cani di proprietà, 167 dei quali senza microchip. La convezione prevede, per tutta la provincia, un impegno di spesa di 24.000 euro per un anno. Tre pattuglie andranno in giro per verificare gli abbandoni degli animali da affezione, quindi anche i gatti, segnalandoli all’ambulatorio di anagrafe canina. In particolare si curerà di verificare lo stato di salute e di benessere degli animali, anche dei randagi dati in adozione. Con cadenza settimanale, attraverso diversi controlli, i volontari cureranno il censimento territoriale degli animali. Un aspetto non marginale è quello dell’educazione ed informazione mirata a divulgare, tra i cittadini, il rispetto degli animali e dell’ambiente.
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