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14/02/2012 -

Cronaca/Società/

IL CROLLO DEL MURETTO DI VIA OTTAVIANO, CERCASI RESPONSABILI

Il muro a secco crollato sabato pomeriggio ad Ibla era stato sistemato a regola d’arte appena due anni fa, seguendo le regole imposte dalla Commissione centri storici e risanamento. Inizialmente nel sito c’era un vecchio muretto, che era stato realizzato diversi anni fa, quando venne sistemata la Panoramica sul parco di Ibla con la realizzazione dell’arteria via Ottaviano. Il privato proprietario della casa che insiste sul costone, la cui veranda si estende esattamente sopra il terrazzamento contenuto da questo muretto, lo ha completato e ristrutturato seguendo sia le prescrizioni tecniche, che i canoni estetici previsti per il centro storico. E il canone principale da rispettare è appunto quello di realizzare i muretti secondo l’antica tecnica a secco. Tecnica che, però, negli ultimi anni, come hanno sottolineato alcuni progettisti che si sono interessati dell’intervento (mai realizzato) di consolidamento del costone sud di Ibla, proprio per questo versante del quartiere barocco sembra rivelarsi non del tutto ideale. Ci troviamo in un’area con dissesto idrogeologico, ritenuta livello di pericolosità “P4”. Il fatto che un mese e mezzo fa sia crollato un altro muretto a secco, situato su un altro terrazzamento del costone sud di Ibla, fa riflettere. D’altronde nel progetto definitivo di recentissima approvazione da parte della giunta comunale di Ragusa (determina approvata il 29 settembre scorso), sul “risanamento versante sud est di Ragusa Ibla sovrastante la via Ottaviano – mitigazione rischio idrogeologico area urbana di Ragusa Ibla, nella relazione generale i tecnici incaricati dal Comune scrivono: “A seguito delle risultanze scaturite dalle indagini geognostiche condotte in sito e da quanto riportato nella relazione geologica allegata, si evince che il versante in oggetto presenta problemi di instabilità legati a fenomeni di crollo e/o ribaltamento sui fronti rocciosi, con fenomeni di distacco di massi di varie dimensioni e/o di volumi detritici o porzioni di roccia metastabili, nonché cedimento dei muri di contenimento dei terrazzi”. Insomma non basterà rifare un muretto a secco per risolvere il problema globale del costone sud di Ibla. Così come i residenti della zona non potranno dormire sonni del tutto tranquilli sino a quando non verranno realizzati tutti gli interventi di consolidamento di cui si parla da oltre un decennio: interventi di consolidamento in parete, interventi di regimentazione idraulica e la risagomatura dei muri in pietrame a secco.

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