“Sono un piccolo imprenditore artigiano di Vittoria nel settore della meccanica. Ho sempre pagato regolarmente le tasse e i contributi”. Inizia così la lettera che un imprenditore di Vittoria ha inviato al presidente della Regione Raffaele Lombardo e al presidente della Crias, Rosario Alescio. L’artigiano si trova in difficoltà per via della crisi economica che sta colpendo tutti i settori produttivi. “Oggi mi trovo in forte difficoltà – scrive l’imprenditore vittoriese nella lettera -. Ho l’officina piena di mezzi riparati, ma i proprietari non vengono a ritirarli perché non hanno soldi. La crisi della serricoltura è diventata la crisi dell’indotto. Per la prima volta non ho potuto rispettare le scadenze fiscali e contributive, così come mi trovo nelle condizioni di non poter onorare la scadenza della rata del mutuo che ho contratto con la Crias per realizzare il capannone – scrive ancora l’artigiano vittoriese -. Ho chiesto alla Crias se era possibile rateizzare l’effetto che scadrà a fine marzo”. Ma la risposta della Crias non sarebbe stata favorevole alla richiesta dell’artigiano. “Per ottenere un sostegno momentaneo – scrive ancora l’imprenditore vittoriese – devo essere gravemente malato o in mano agli usurai o peggio alla mafia? Altrimenti subire l’umiliante condizione del protestato con la relativa iscrizione nel bollettino dei protesti cambiari della Camera di Commercio e le relative spese che ne conseguono? Io – continua l’imprenditore vittoriese – non penso di meritare questa mortificazione. Accanto a me ho trovato, oltre alla mia famiglia, la mia organizzazione, la Cna. Il CdA della Crias deve rivedere alcune sue deliberazioni. Le tante micro-imprese siciliane sane (non solo la mia) non possono essere trattate a pugni in faccia. Sapete benissimo che le imprese artigiane grazie alla crisi creata dal sistema finanziario non producono più reddito, ma debiti. Io dentro il mio capannone mi sentivo forte – ha scritto ancora l’imprenditore vittoriese -, sicuro, vincente; oggi quel capannone non mi fa dormire. Eppure le imprese artigiane sono (state) l’unica vera risorsa economica di questa regione. Voi che rappresentate le istituzioni avete il compito – conclude il piccolo imprenditore che ha la propria attività a Vittoria -, l’obbligo di fare qualcosa. Che cosa aspettate?”