Aumenta il rischio di diffusione di malattie. Aumentano i ritardi nelle diagnosi e i Pronto soccorso degli ospedali dei distretti sanitari iblei si sovraccaricano di lavoro. E’ il sindaco di Vittoria, Giuseppe Nicosia con l’assessore alle Politiche sociali, Giovanni Caruano a denunciare in una lettera inviata al manager dell’Azienda provinciale sanitaria, che dal primo gennaio 2012 ha disposto la chiusura dei 5 ambulatori dedicati agli immigrati irregolari, le principali conseguenze derivanti dalla soppressione di questo servizio. La missiva è stata sottoscritta anche dalle associazioni vittoriesi Adra, Diritti Umani, Filo di Seta, Italia Nostra, Soroptmist, Fidapa, Kiwanis, Unicef e Cittadinanzattiva, Consulta comunale femminile, Chiesa evangelica Valdese, Centro culturale islamico, Cgil e Caritas Diocesana. Si allarga, dunque, il fronte dell’opposizione che contesta il provvedimento di chiusura dell’Asp di Ragusa, considerato che nei giorni scorsi la Società italiana di medicina delle Migrazioni e altre 11 associazioni avevano inviato una lettera di protesta alla Regione e ai vertici dell’Asp, segnalando come la soppressione di tale servizio rappresenti “una violazione dei diritti umani di immigrati ai margini della società”. Anche la Cgil provinciale ha assunto una forte presa di posizione contro la decisione dell’Asp. “E’ un fatto grave, un atto inqualificabile che annulla funzioni e servizi fondamentali per l’accoglienza e la condizione medico-sanitaria, – scrivono il segretario generale Giovanni Avola e il responsabile dipartimento Immigrazione Cgil – non siamo stati e non siamo disposti a rimanere in silenzio per tutto ciò che si consuma contro il diritto costituzionale alla tutela della salute per i soggetti più bisognosi quali sono i migranti irregolari”.
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