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24/02/2012 -

Economia e Finanza/

CONFESERFIDI 107, LA RIPRESA ARRIVERA’A FINE 2012

Ci sarà una ripresa economica in questo 2012 appena iniziato? “Non subito, ma la crisi spinge tutti a rivedere i modelli, ed a fine 2012 si vedranno i primi segnali positivi all’orizzonte. Occorre però che le banche, le rappresentanze delle imprese ed i confidi rafforzino il dialogo per costruire accordi e dare vita a concrete forme di assistenza finanziaria alle Pmi”. A rispondere alla domanda è il dottor Bartolo Mililli, esperto in assistenza finanziaria alle imprese ed in materia di confidi. Mililli è fiducioso. “E’ importante che l’elastico molto teso tra banche e imprese si allenti – prosegue Mililli – per avere un consapevole accesso al credito in ogni fase della vita aziendale, sia essa lo start up, sviluppo o gestione corrente. La Sicilia, in questi ultimi decenni, ha subito una trasformazione, una metamorfosi, figlia del progresso, ma anche della crisi profonda. Oggi l’isola è un luogo dove cominciano ad emergere progetti di ricerca e innovazione che aprono nuove opportunità di sviluppo”. “Gli sforzi, che saranno compiuti in questi primi mesi, diranno con certezza se per le piccole e medie imprese esistono margini di ripresa immediata in questa congiuntura negativa – ha detto ancora Mililli -. Gli imprenditori, comunque, stanno resistendo alla crisi anche perché sanno di poter contare sul lavoro dei confidi che riescono ad ammortizzare il rallentamento dell’attività dovuto alla mancanza di liquidità. La situazione è seria e a volte molto critica. Gli sforzi degli imprenditori – ha detto ancora Mililli – vanno sostenuti da una politica di forte sostegno, specie in un periodo in cui per le imprese è difficile reperire sostanziose risorse finanziarie a sostegno degli investimenti, dei programmi e alle infrastrutture. E’ importante, comunque, sostenere i legami tra banche confidi e aziende di un territorio che insieme sviluppano economia”. “Gli imprenditori chiedono l’accesso al credito ed i confidi assolvono in pieno alla propria funzione. In Sicilia più che altrove, in questa fase, occorre garantire l’accesso al credito alle imprese raddoppiando gli sforzi – ha detto ancora il rappresentante di Confeserfidi -. I consorzi di garanzia fidi operanti nella nostra regione associano e garantiscono oltre centomila imprese. Sono il perno fondamentale su cui si regge il flusso di finanziamenti alla parte più dinamica del nostro sistema produttivo”. “La Regione dovrebbe sbloccare subito diversi miliardi di euro di fondi europei – chiede Mililli -, emanando al più presto i bandi che tutti attendono e contribuire fattivamente nella patrimonializzazione dei confidi siciliani, come avviene nel resto d’Italia”.

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