Meno teatro e più nudo racconto. E’ la nuova formula con cui verrà messa in scena “L’inchiesta drammaturgica sul caso Spampinato” venerdì 2 marzo alle 21, al teatro Lumière di Ragusa con la produzione di “Teatroamargine”. Sul palco ci saranno gli attori Danilo Schininà e Giovanni Arezzo che torneranno dunque a raccontare la vicenda del giornalista ragusano Giovanni Spampinato ucciso nel 1972. Alla Provincia regionale di Ragusa si è svolta la conferenza stampa di presentazione per illustrare brevemente anche la seconda iniziativa in programma: dopo la fine della rappresentazione scenica, si terrà una conversazione a cui prenderanno parte il segretario provinciale dell’Assostampa Ragusa, Giovanni Molè, il rappresentante di Libera, Gianluca Floridia, il giornalista e scrittore Carlo Ruta, il regista Vincenzo Cascone e Giovanni Meli, amico personale di Spampinato. L’inchiesta drammaturgica sul caso Spampinato è stata scritta da Roberto Rossi e Danilo Schininà e ha ottenuto il patrocinio di Rai Sociale, Libera, Fnsi, Ordine dei Giornalisti. Come ha spiegato Schininà, che ha curato anche la regia, si ripartirà dalle carte giudiziarie e da alcuni articoli della epoca. “L’idea di fondo che abbiamo inteso attuare con Giovanni Arezzo – ha detto Schininà – in questa nuova edizione del ‘caso Spampinato’ è quella di de-teatralizzare la rappresentazione teatrale, di spettacolarizzare il meno possibile, di ridurre l’interpretazione per andare invece all’essenziale – spiega Schininà – e l’essenziale sono i fatti da cui ripartiremo, ovvero l’uccisione di Spampinato nel 1972”. C’è anche la volontà, come ha spiegato l’attore Giovanni Arezzo, “di tenere viva la memoria del giovane giornalista ucciso a Ragusa, considerato tra i giornalisti siciliani uccisi dalla mafia”. E’ stata annunciata anche la prossima tournée che riguarderà il Belgio. Il “caso Spampinato” girerà i teatri di varie città tra cui Bruxelles, Anversa e Bruges.
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