In centinaia hanno risposto all’appello lanciato dal partito democratico. Una protesta simbolica all’interno dell’aula consiliare per dire no all’aumento della tariffa dell’espurgo dei pozzi neri. Un balzello dell’amministrazione Dipasquale, con aumenti pari al 350 per cento, che colpisce migliaia di famiglie che vivono nelle contrade non servite dalla rete idrica e fognaria. Animi esasperati tra i cittadini che, in un momento di grande recessione, devono fare quadrare i “conti” con una spesa per certi versi imprevista. “Siamo preoccupati dice Iole la Terra perché il servizio è passato da 18 euro a 62. A fronte di due contrade, Puntarazzi e Cisternazzi, che sofffrono per la carenza dei servizi minimi essenziali”. Gianni Lauretta, consigliere del Pd, ha raccolto le istanze dei cittadini. “Avremmo potuto accettare gli aumenti dettati dall’aumento del costo della vita afferma Lauretta – ma registrare sbalzi in avanti fino al 350 per cento, come accaduto per i pozzi neri, ci ha costretto ad intervenire. Per questa ragione abbiamo chiesto il coinvolgimento dei cittadini”. Il capogruppo del Pd, Peppe Calabrese, ha dichiarato: “Alla vigilia del bilancio di previsione l’amministrazione Dipasquale ha fatto un bel regalo alla città aumentando tutti i servizi a domanda individuale”.
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