Il diritto all’ istruzione aveva un tempo raggiunto tutte le famiglie ragusane. In ogni contrada, in ogni masseria, arrivava gratuitamente il pulmino per portare bambini e ragazzi alla scuola dell’obbligo. Poi Nello Dipasquale ha cambiato la storia ed è arrivato il ticket, che, conti alla mano, non risolve il problema del costo del servizio (pare non si recuperino più di 20 mila euro). Ma il segnale del rigore è di di moda e forse aggiunge un alone di severità al primo cittadino che potrebbe trovare qualche euro attingendo dall’oceano dei contributi e degli sprechi evitando le scudisciate ai cittadini. Ora hanno stabilito, quelli della giunta, di eliminare il ticket per coloro che hanno un reddito sino ai 6000 euro. Dai 6000 a 12 mila invece si pagheranno 10 euro al mese, poi 15 sino a 25 mila, 20 euro sino a 50 mila e 50 oltre i 50 mila. Domanda: visto il clima di austerità, quando si esprimeranno, Dipasquale e colleghi, sui 20 milioni di evasione fiscale sui consumi di acqua e la produzione di immondizia? E’ più logico recuperare somme sostanziose sulle bollette dell’acqua o spillare qualche migliaio di euro ai bimbi che vanno a scuola? Si è fatto uno studio su quali fasce sociali usufruiscono dello scuola bus? Quante sono le famiglie delle contrade con redditi medio alti? E perchè la giunta adesso ha pensato al ritocchino? Come operano quando si tratta di tagliare e tassare, ad occhi chiusi, tanto al chilo, solo per dire che anche a Ragusa il vento del rigore ci spezza le reni? Ah, noi cittadini lo sappiamo eccome; forse è la tipologia dell’assessore che non sente a pieno la consapevolezza dei tempi: sono avvolti da una infinita leggerezza come tante “cape fresche”. E sugli scuolabus arriva immediata la reazione del Pd che scrive: “L’assessore Suizzo, vale la pena ricordarlo, sosteneva la prima ipotesi sui ticket, la stessa che oggi ha modificato in parte, smentendo se stesso. Come Pd sosteniamo che resta la totale inadeguatezza del provvedimento che colpisce i minori della scuola dell’obbligo su cui occorrerebbero, invece, misure di incentivazione e di sostegno per evitare, tra l’altro, il fenomeno della dispersione scolastica. Insistiamo, come Pd, nel dire che si avverte l’esigenza del servizio scuolabus da erogare gratuitamente così come avviene in tutte le città civili. Invitiamo il sindaco Dipasquale ad incontrare il Pd e insieme a trovare le soluzioni rispetto alle risorse che potrebbero sostituire le entrate previste dal ticket degli scuolabus”.
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