La furia del vento e la pioggia cadente, la nebbia, e gli alberi spezzati sulla via Nenni, hanno accompagnato l’entrata e l’uscita dalla chiesa San Giuseppe Artigiano, della bara con Stella Raineri. Un’amica di Stella, una delle tante presenti nella chiesa, gremita, nonostante il maltempo, non ha potuto fare a meno ricordare la furia della Natura, che è stata il contesto di questa triste giornata in cui la comunità ha dato l’addio alla ragazza. Il funerale di Stella Raineri, la ragazza di 24 anni, che all’alba del 9 marzo è morta sul colpo mentre a bordo della sua auto percorreva la strada 514, appena imboccata la rampa di ingresso sulla strada Ragusa -Mare, è stato sobrio e semplice. Anche Stella era una giovane dalla semplicità disarmante, una bellezza sobria, acqua e sapone, schietta. Don Salvatore Bertino ha celebrato la funzione religiosa. “Ogni morte ci pone tanti interrogativi, soprattutto quando la creatura che muore è così giovane – ha detto padre Bertino – e allora bisogna sempre ricordare che l’uomo muore nel momento in cui viene concepito nel grembo materno, nel momento preciso in cui entra nella dimensione del limite umano”. “Due giovani vite spezzate in soli due giorni”, ha commentato un vecchio, ricordando che il giorno prima della morte di Stella era morto anche un ragazzo di 17 anni.
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