La liberalizzazione delle aperture domenicali nel settore commercio rischia di trasformarsi a Ragusa in una ulteriore beffa per i lavoratori. Lo sostiene la Filcams Cgil Ragusa che in una nota sottolinea come, oltre alla totalità delle domeniche 2012, le aperture riguarderanno anche i festivi che non cadono di domenica e il periodo estivo, compreso Ferragosto. “In deroga a qualsiasi normativa vigente (inclusa quella che ripristina alle scadenze le feste laiche che cadono nei giorni feriali) anche il 25 aprile, il 1° maggio, il 2 giugno vedranno i lavoratori costretti a sobbarcarsi una giornata in più di attività. Ciò accadrà a Le Masserie e pure a Ipercoop (qui escluso il 1° Maggio) – scrive la Filcams-. A una lettura attenta del calendario, in pratica la chiusura è prevista solo a Capodanno, Natale e Pasqua”. In sede di tavolo di concertazione la Cgil ha mantenuto una linea di coerenza rispetto alla modifica normativa intervenuta, ma nel contempo ha chiesto il rispetto delle regole che sulle aperture domenicali e festive prevedono oltre al rispetto del Ccnl l’obbligatorietà della turnazione e il giusto corrispettivo economico per i lavoratori impegnati. “Risulta, tuttavia, che tale dettame ad oggi – sostiene la Cgil – non da tutti venga rispettato, a partire dai negozi privati che insistono in strutture commerciali significative. Inoltre, insistere sulle aperture per i festivi non domenicali (compresa anche Pasquetta!) provoca disagi, problemi e danni alle famiglie impedite a trascorrere in serenità e in unità le tradizionali ricorrenze. Pertanto, proprio perché consapevoli e responsabili su tali problematiche, – conclude la Cgil – chiediamo una più incisiva e rispettosa vigilanza dei diritti dei lavoratori”.