“Consegno al presidente Mancini due chiavi, sono quelle delle strutture che abbiamo dovuto chiudere a causa del mancato pagamento da parte dei Comuni per i quali operiamo. Chiudiamo le strutture ma non ci arrendiamo e continueremo a seguire i nostri ragazzi anche a casa loro”. Sono le parole drammatiche di Rosanna Venerando, responsabile di una cooperativa per l’assistenza ai ragazzi disabili, nel corso dell’assemblea di Confcooperative che si è tenuta alla Camera di Commercio di Ragusa. Oltre ottanta cooperatori, e poi le istituzioni, i sindacati e le associazioni di categoria, hanno preso parte all’appuntamento. La cooperazione – ha affermato Gaetano Mancini, presidente regionale di Confcooperative e Commissario per la sede di Ragusa – rappresenta il migliore strumento per fare crescere la comunità. Sono le cooperative, infatti, a reggere l’onda d’urto della crisi e a mantenere alto il livello di produttività, occupazione e fatturato”. “In questi anni di crisi – ha affermato il commissario provinciale Gianni Gulino – le cooperative si sono distinte e difese meglio di altri sistemi di impresa, mantenendo l’occupazione, aumentando la produzione e sacrificando significativamente la redditività. Tutti gli indicatori economici confermano che le cooperative, nonostante tutto, hanno resistito alla crisi contribuendo al mantenimento dell’occupazione, anzi creando nuovi posti di lavoro specie nelle fasce più deboli. Le cooperative associate a Confcooperative sono 126, a cui aderiscono circa 2062 cooperatori con una buona percentuale di donne. I problemi? La crisi, i ritardi ormai cronici dei tempi di pagamento, le difficoltà di accesso al credito, i tagli sulle commesse e sulle tariffe”. Per molte cooperative, non pagate da mesi, dai Comuni, la situazione è ormai insostenibile.