“Due piccoli crolli lungo la Ragusa-Catania, in seguito ai danni del maltempo del 10 marzo scorso, uno vicino Vizzini, l’altro nei pressi di Francofonte, stanno determinando da qualche giorno – ha detto il presidente della Cna provinciale, Giuseppe Massari – una situazione di forte disagio per gli automobilisti, ma soprattutto per i camionisti che percorrono quotidianamente il suddetto tratto stradale”. Il presidente della Cna provinciale di Ragusa, Giuseppe Massari, lancia l’allarme, amareggiato per il fatto che, nonostante siano trascorsi già parecchi giorni, nessun segnale si registra che faccia presagire la rimozione dei detriti. “Ma se a Vizzini – chiarisce Massari – i disagi sono pressoché limitati, è semplicemente assurdo quanto sta accadendo nei pressi di Francofonte dove gli autotrasportatori, e non soltanto loro, sono costretti a deviare lungo le curve dell’antico tracciato, con tutto ciò che questo comporta. In più di un’occasione i mezzi finiscono col vedere spenti i propri motori ha detto ancora Massari – per non parlare della creazione di lunghe e interminabili code. A fronte di ciò, si rischia di lasciare immutata questa situazione per chissà quanto tempo visto che ancora nessuno sembra essersene interessato in maniera diretta. Per la provincia di Ragusa, che poteva contare su questo collegamento con Catania – ha detto ancora Massari -, con tutti i limiti che aveva, per essere a contatto con il resto dell’isola e del mondo, un’altra penalizzazione che ci lascia senza parole. Sono già molti gli automezzi che preferiscono il giro lungo, cioè l’autostrada che collega Catania a Siracusa, anche se devono raggiungere, ad esempio, i mercati dell’Ipparino. Avremmo capito se fosse crollato un ponte, ma spostare dei detriti dalla sede stradale è una faccenda che richiede così tanto tempo? Se lo chiedessero ad una delle nostre imprese, saremmo in grado, alla presenza delle opportune condizioni, di rimuovere il tutto nel giro di un paio d’ore. E di avviare – ha detto ancora il presidente della Cna subito dopo le opere per il ripristino. In tutto, insomma, una settimana di lavoro, a volere esagerare, e un intervento dal peso economico di circa diecimila euro. Ma davvero nessuno riesce a farsi carico delle esigenze delle nostre imprese che quotidianamente hanno la necessità di percorrere la Ragusa-Catania? Noi facciamo sentire forte la nostra voce – ha ribadito Massari, che chiede anche l’interessamento dei rappresentanti politici iblei – perché è arrivato il momento di non indugiare oltre. Siamo stanchi di questi continui ritardi che hanno un solo effetto, quello di fare perdere competitività al nostro territorio”.