Avrà il compito di guidare l’associazione provinciale allevatori fino alla fine dell’anno. Un incarico prestigioso per Gianni Campo, presidente del consorzio siciliano del latte e membro del consiglio direttivo della Aras provinciale. Per lui, la presidenza dell’associazione allevatori, è solo un punto di partenza in un contesto economico a dir poco disastroso. “I costi esorbitanti dei carburanti incidono in maniera rilevante sulle aziende zootecniche ragusane – racconta Campo -. Oggi sono in centinaia le aziende che hanno i bilanci in rosso, che producono sottocosto e che vivono in condizioni ecomomiche molto difficili. Il latte viene svenduto e siamo in attesa di siglare, in ambito regionale, il nuovo prezzo del latte”. Un patrimonio inestimabile quello della zootecnia ragusana: 80 mila bovini, 1400 aziende zootecniche, 30 mila ovini, 8500 caprini, 16 mila suini e 2500 equini. L’associazione allevatori di Ragusa avrà, tra breve, una nuova sede all’interno dell’ex foro boario di Contrada Maltempo, in un’area messa a disposizione dal Comune. “Nel futuro sono stato sempre fiducioso – dice il presidente dell’associazione allevatori -, ma adesso mi rendo conto che stiamo attraversando uno dei momenti più bui degli ultimi vent’anni. I rialzi dei carburanti sono un colpo micidiale ai bilanci aziendali: i listini del gasolio agricolo sono cresciuti in maniera esponenziale in meno di due anni, segnando un incremento record del 130 per cento. Il che significa un costo aggiuntivo di oltre 5 mila euro ad impresa. Ecco perché è indispensabile agire al più presto con adeguate agevolazioni e “bonus” – ha detto ancora Campo – per evitare il collasso di un comparto che già sta pagando i danni del maltempo e soprattutto la “patrimoniale in campo” prevista dal governo con l’Imu sui terreni agricoli e sui fabbricati rurali”, ha concluso Campo.