Domenica è stato arrestato il cittadino romeno George Mustafà di 25 anni, in esecuzione dell’ordinanza di custodia cautelare in carcere perchè ritenuto responsabile dei reati di violenza sessuale, atti osceni, lesioni personali aggravate in danno di 10 giovani donne residenti a Ragusa. Le indagini sono state eseguite dalla sezione specializzata della Squadra Mobile di Ragusa, a fondamento della misura cautelare emessa dal giudice per le indagini preliminari presso il Tribunale di Ragusa, Claudio Maggioni, su richiesta del sostituto procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Ragusa Monica Monego, con il coordinamento del procuratore capo Carmelo Petralia. L’inchiesta è partita dall’esame di numerose denunce sporte dalle giovani donne, alcune delle quali minorenni. Il quadro investigativo ha presto acclarato un unico “modus operandi” messo in atto dall’anonimo aggressore, le cui caratteristiche fisico-somatiche presentavano numerosi punti di contatto” nei vari episodi tratteggiati delle singole vittime, quali il non profferire mai alcuna parola ed il determinarsi a seguire le vittime senza farsi notare, per poi coglierle di sorpresa bloccandole da dietro (dalle spalle) a palpeggiarle nelle parti intime. Il diffondersi degli episodi ha creato non poco allarme sociale. L’indagine mirata ad individuare il malvivente “seriale” è andata a buon fine. L’uomo è stato arrestato in Romania, dove era fuggito quando aveva sentito che il cerchio si stringeva intorno a lui. Attualmente si trova detenuto nella casa circondariale di Bucarest e sono in corso le procedure per ottenere la sua estradizione in Italia, dove sarà processato.