La Provincia oltre un anno fa aveva effettuato un sopralluogo presso la riserva naturale dell’Irminio e si era accertato che all’interno della riserva si usava scaricare immondizia e materiale inerte. C’era stato l’impegno da parte dell’amministrazione e del dirigente a rimuovere il materiale. Cosa è accaduto da allora? Ce lo racconta il consigliere Iacono di Italia dei valori. “A dire la verità non si comprende come si possa scaricare materiale all’interno di una riserva naturale che è controllata e sorvegliata da decine di persone retribuite per svolgere servizio proprio presso le riserve Naturali “gestite” dalla Provincia per conto della Regione Siciliana, e comunque quel materiale non solo non è stato eliminato, ma a seguito del maltempo l’intera riserva è ridotta in condizioni di non fruibilità a cominciare dalla spiaggia. Molti alberi risultano caduti a terra e divelti. Un mese fa avevamo di nuovo incontrato – spiega Giovanni Iacono – la dirigente delle riserve che “sperava” in somme da destinare alla zona, ma l’Amministrazione Provinciale ha continuato, invece, a finanziare sagre di cavatieddi, di carote, di carne, di trote. In questi mesi, in un clima da “caduta degli Dei”, stiamo assistendo ad una vera abbuffata di contributi. Con la logica del “bancomat” si continuano a dare contributi ad associazioni di riferimento. Chi ha i “santi in paradiso” si permette di fare il giorno prima la richiesta e il giorno dopo ha già il contributo deliberato dalla Giunta, mentre i beni comuni rimangono nell’incuria. Nel programma “viaggio degli Iblei” la Provincia – conclude Giovanni Iacono che ha documentato con una serie di fotografie lo stato della foce – proponga ai turisti e ai cittadini anche un viaggio nelle riserve naturali e così avranno chiaro lo spessore degli amministratori della provincia di Ragusa”.