E’ riemerso dalla sabbia dopo circa 19 anni ad una profondità di 3 metri. Si tratta del relitto navale antico delle “tre ancore” di fronte all’Isola dei Porri, nel mare di Santa Maria del Focallo vicino Ispica. A fare la riscoperta Maurizio Buggea che nel 1993 segnalò la presenza alla Soprintendenza di Siracusa. Nel 1994 l’associazione Blu Diving effettuò una prima campagna topografica sul relitto stesso. Da allora una duna di sabbia ha tenuto protetto il sito, che è rimasto costantemente sotto osservazione. Le mareggiate di questo inverno hanno riprodotto le condizioni di movimento della duna sommersa, liberando lo scafo e le tre ancore. Il relitto è stato riposizionato con il Gps, tecnologia ora in uso che ne permette la sua collocazione anche su carte nautiche. La segnalazione è stata nuovamente inoltrata alla Soprintendenza del Mare della Regione Sicilia. Il prof. Sebastiano Tusa, soprintendente del mare, il responsabile dell’area Nicolò Bruno (che da giovane laureato in archeologia partecipò alla campagna del 1994) ed il suo staff faranno una prima missione in questa zona dove insistono altri resti navali di diverse epoche storiche. Le Secche di Circe, a poche centinaia di metri, sono state sicuramente la causa dell’affondamento del relitto, ma ad oggi si sa ancora poco sulla storia di questi reperti.
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