“Il PdL, che ha espresso a Comiso un sindaco come Alfano capace di portare, con le sue scelte dissennate, il Comune al dissesto economico, oltre che politico ed amministrativo, si abbandona adesso ad un inqualificabile atto di sciacallaggio contro il Partito Democratico di Comiso e suoi esponenti. La scelta compiuta dai dirigenti del centrodestra di “fotosegnalare” all’opinione pubblica Pippo Digiacomo, Gigi Bellassai e Fabio Fianchino, sarà valutata dagli organi giudiziari”. Così il segretario provinciale del Pd Salvo Zago dopo l’apparizione di qualcuno dei manifesti in cui si additavano i tre del Pd come “colpevoli” del dissesto. “Intanto registriamo – scrive Zago – che le copie dei manifesti in attesa di affissione sono state sequestrate dalle forze di polizia. Segno evidente che si stanno valutando eventuali ipotesi di reato, a conferma di quanto maldestra, irresponsabile e pericolosa sia stata la sortita del Pdl che, fra l’altro, sta sollevando tanta indignazione nella cittadinanza. Siamo di fronte dice Salvo Zago – a un disperato tentativo di mascheramento del fallimento “manifesto” dell’impegno elettorale assunto nel 2008 dal Pdl e dal suo candidato sindaco: il risanamento della situazione debitoria del Comune. Che al contrario è stata esasperata al punto da fare transitare, per la prima volta nella storia, il nostro Comune di Comiso dalla “normale” e diffusa difficoltà debitoria in cui versano tutti gli Enti Locali d’Italia, ad un dissesto economico che peserà per anni sulla nostra comunità. Tentativo troppo puerile per pensare di poter essere coronato da successo. Come si vede permangono e aumentano validi motivi – conclude Salvo Zago – per rivolgere al sindaco il caloroso invito ad andar via”.
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