Quattordici egiziani, tutti giovani ad eccezione di un 50enne, sono stati arrestati da Polizia, Carabinieri e Guardia di Finanza perché ritenuti gli scafisti dello sbarco di lunedì. Settantasette gli stranieri arrivati nel primo sbarco di quest’anno. Sono gravemente indiziati del delitto di associazione per delinquere finalizzata al favoreggiamento dell’immigrazione clandestina. L’avvistamento al largo delle coste ragusane è avvenuto nella notte tra domenica e lunedì. Poco prima delle sei del mattino, l’imbarcazione si è incagliata a Caucana, a poche centinaia di metri dalla riva. Sul posto le unità navali della Guardia di Finanza e della capitaneria di Porto che hanno disincagliato il peschereccio poi trascinato, con un rimorchiatore, fino al Porto di Pozzallo. Una decina di persone, che accusava qualche malore, è stata fatta visitare. Ma nessuno era in gravi condizioni. I 77 migranti, tutti uomini di nazionalità egiziana, sono stati ospitati in una palestra di Pozzallo, dal momento che i locali dell’ex dogana sono in ristrutturazione. In tarda mattinata le Forze dell’Ordine hanno illustrato i dettagli dell’operazione. Inizialmente il piano degli scafisti era il seguente: gli immigrati dovevano essere fatti salire a bordo di un gommone per arrivare a riva. Durante le operazioni di trasbordo, però, qualcosa è andato male. Alcuni immigrati, pare quattro, sono caduti in mare e sono dispersi. Sulla “nave madre” è nata una colluttazione, tant’è che alcuni stranieri sono rimasti feriti. Sarebbero stati alcuni immigrati a chiamare i carabinieri. Sono in corso le ricerche dei dispersi, anche se difficilmente potranno essere trovati vivi.