Dopo il debutto straordinario de “La favola del figlio cambiato” (con brani da “I giganti della montagna”) di Luigi Pirandello, con una regia davvero raffinata di Vittorio Bonaccorso, che ha visto in scena le allieve del corso di teatro per adulti in una prova davvero difficile ed apprezzata, si è conclusa la settima edizione di “Palchi DiVersi” della Compagnia G.o.D.o.T. di Ragusa, con una serata dedicata al cinema che ha riscosso un bellissimo successo. Lo spettacolo “Crazy Boulevard” (provini folli) ha portato sulla scena i 15 allievi del Laboratorio di Teatro per Ragazzi (dai 9 ai 15 anni). Inconsueto e divertentissimo omaggio alla settima arte pieno di citazioni e rimandi, più o meno noti, il tutto trattato con ironia ed intelligenza dal regista Vittorio Bonaccorso, che ha curato come sempre anche la scena e le indovinate scelte musicali (irresistibile l’apertura con la voce di Gloria Swanson nella famosa scena finale di Sunset Boulevard) che ha esaltato la freschezza e la spontaneità degli allievi, disinvolti come piccoli professionisti. Il testo comico e scorrevole di Federica Bisegna (suoi anche gli impeccabili e colorati costumi), racconta di un regista folle (interpretato da Lorenzo Pluchino) che si contende il suo prezioso ciak con un regista ancora più folle (Francesco Cilia) ed è alle prese con i provini di tanti aspiranti attori quanto mai strampalati e imprevedibili per realizzare il suo film. Qui l’autrice non fa che rielaborare tutti i pezzi inventati dagli allievi che con estro e fantasia assecondano la cifra surreale dello spettacolo. In scena oltre ai piccoli attori anche (in ordine di apparizione) Doriana Nobile (una strepitosa Norma Desmond), Lorenza Modica e Rolf Minardi (una deliziosa coppia alla Fred e Ginger), Elena Roccuzzo (una comica moglie in fuga), Chiara Leggio (una buffissima madre disperata), Carola Antoci (una vezzosa Marilyn), Giuseppe Arezzi (un fantastico Gastone), Cristiana Firullo (una conturbante signora dal dottore), Emilliano Failla (un inquietante Mary Poppins), Anita Pomario (una vulcanica ragazza del call center) Sara Cascone (talentuosa nel pezzo Le patate della nonna), Giulia Guastella (una esuberante diva holliwoodiana), Francesca Romana Macrì (una scatenata dalla doppia personalità). Finale a sorpresa. In realtà ci troviamo nella sala medica di un manicomio e qui la metafora sull’attore che spesso rasenta il delirio e la follia nella ricerca spasmodica di esprimersi artisticamente. Lo stesso delirio, forse, della Compagnia G.o.D.o.T. nella sua ricerca “spasmodica” di proporre testi e spettacoli sempre originali e mai scontati.