Pronti il capitolato d’appalto e il bando di gara. Eppure in provincia di Ragusa è tutto fermo nella gestione integrata dei rifiuti. Da quando è stato sciolta l’Ato ambiente, non è subentrata la creazione della Società di regolamentazione rifiuti rendendo di fatto impossibile l’indizione dei nuovi bandi di gara per la gestione integrata dei rifiuti nel territorio ibleo. Questo stato di cose viene segnalato dai presidenti dei tre circoli iblei di Legambiente, Antonino Duchi, Giorgio Cavallo e Marco Marangio che evidenziano come nulla sia stato fatto sebbene sia stato anche pubblicato il bando per la gestione dell’impianto di compostaggio di Ragusa, il cui avvio entro la fine dell’anno, porterà a quasi il dimezzamento dei costi di trattamento dell’umido e del verde (che rappresentano oltre il 40% dei rifiuti). “A due anni di distanza dalla pubblicazione della legge regionale 9 del 2010 sui rifiuti – scrivono i rappresentanti di Legambiente, lanciando un appello ai Comuni iblei – nessun passo in avanti è stato fatto nel Ragusano: manca ancora l’adozione dell’atto costitutivo e dello statuto della Società di regolamentazione e nel frattempo i comuni che non hanno provveduto rischiano dall’1 ottobre il commissariamento, mentre l’intera provincia rischia l’emergenza ambientale in mancanza di nuove gare e nuovi gestori”.
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