Un approccio diretto con i grandi mercati europei. Un progetto voluto dalla Confederazione italiana agricoltori che vede protagonisti i prodotti lattiero caseari ragusani. L’iniziativa mira alla salvaguardia delle aziende e ad avviare, in un momento di grande difficoltà per l’agricoltura, un canale commerciale diretto. Mercoledì sera, nella sede della Cia ragusana, assemblea degli allevatori. “I mercati di Colonia sono appetibili alle produzioni di qualità del nostro territorio – dice Massimo Salinitro, componente della Cia -; su questo vogliamo iniziare a lavorare per avviare, da subito, un tavolo di concertazione con tutti gli attori della filiera agroalimentare affinchè i produttori abbiano altre opportunità considerato il dramma del prezzo bassissimo del latte con una quotazione che oscilla tra i 32 e i 33 centesimi e 50 al litro”. Umberto Borrelli, responsabile settore zootecnico della Cia nazionale, dice: “L’altra novità di rilievo è il pacchetto latte che prevede la possibilità di avere un contratto scritto. Gli industriali devono capire che senza il latte di qualità le produzioni saranno scadenti”. La situazione del comparto è davvero pesante ma la politica sembra non accorgersi della gravità della situazione con 3 imprese su 5 che hanno bilanci in rosso. Gli imprenditori agricoli hanno dovuto sborsare l’11,4 per cento in più per i mangimi; il 22,2 per cento in più per l’energia elettrica, il 7,8 per cento in più per i concimi e il 6,3 per cento in più per i carburanti.