Si sono conclusi domenica i solenni festeggiamenti della Natività di San Giovanni Battista, Patrono della Città e della Diocesi di Ragusa. Come da tradizione, per tutta la giornata centinaia di fedeli hanno raggiunto la Cattedrale di Ragusa, per omaggiare il Santo Patrono sia con la partecipazione ad una delle numerose sante messe, sia per lasciare un cero acceso davanti alla statua del Battista nel giardino, o per fermarsi in un momento di raccoglimento davanti al simulacro processionale, immagine punto di riferimento della devozione e della spiritualità dei Ragusani. La giornata di festa è stata annunciata alla città dal suono delle campane a festa e dai colpi a cannone, sparati dal Ponte San Vito in diverse ore durante la mattina e prima delle celebrazioni pomeridiane. Momento importante della giornata è stata la messa solenne delle 19, animata dal Comitato e dai Portatori del Fercolo, e accompagnata dalla Corale Polifonica San Giovanni Battista, diretta dalla maestra Nella Patanè e con all’organo il maestro Giovanni Arestia. Al termine della celebrazione, come sempre, i portatori, i sacerdoti e i fedeli si sono recati davanti al Simulacro per un momento di preghiera, il canto dell’inno e le tradizionali ‘voci’. La serata è stata dedicata ad un momento speciale: il gemellaggio con la comunità giovannea di Chiaramonte Gulfi. Terminate le celebrazioni a Ragusa, infatti, i portatori e il comitato hanno raggiunto la città montana per l’omaggio al Battista, che è stato suggellato dalla donazione di un cuore d’argento. Il momento ha preso inizio da una piccola presentazione sul palco. Toccante il momento durante il quale i portatori hanno applicato il cuore donato sulla vara del Battista, esaltato dalle “voci” dei devoti ragusani.