La Regione potrebbe risparmiare 8 mila euro al mese, adottando la proposta della Commissione mobilità della provincia di Ragusa, relativa al trasporto degli studenti pendolari. Ma il progetto non parte, perché ad oggi, a distanza di tre mesi, il documento che è stato inviato a Palermo dalla commissione a fine aprile, non è stato ancora letto dai dirigenti dell’assessorato regionale ai Trasporti. Di questo paradosso ha preso atto la commissione che si è riunita martedì nei locali della Provincia. Il commissario straordinario dell’ente di viale del Fante, Giovanni Scarso, per accertare questa incongruenza ha telefonato nel corso della riunione ai dirigenti dell’assessorato che hanno dovuto ammettere di “non avere ancora visionato la proposta”. Il progetto fa parte della vertenza globale portata avanti dal Comitato per il rilancio delle ferrovie iblee e dalla Cub Trasporti di Ragusa. Nello specifico prevede che sul totale della popolazione studentesca che viaggia quotidianamente sul gommato, cioè 1235 studenti pendolari della provincia di Ragusa, che ogni giorno si spostano con autobus, dal luogo di residenza in altre città del territorio per frequentare istituti scolastici di grado superiore, la quota di 346 ragazzi, potrebbe essere veicolata tramite mezzi ferroviari. Se nel mese di aprile, quando il progetto era stato trasmesso a Palermo, la proposta era interessante, ma non prioritaria, adesso ha il carattere dell’urgenza. Infatti, nelle scorse settimane i vertici provinciali dell’Ast hanno annunciato agli amministratori locali che alcune corse extraurbane saranno tagliate, nell’ottica del piano di razionalizzazione dei costi dell’Azienda siciliana trasporti. “Gli studenti maggiormente penalizzati saranno quelli di Ragusa, Modica e Vittoria – spiega Pippo Gurrieri della Cub Trasporti – perché è questa tratta che sarà interessata dai tagli dell’Ast: da qui l’urgenza di avere una risposta immediata dalla Regione sull’attivazione del servizio, che fra l’altro consentirebbe un notevole risparmio sia per Palermo che per le amministrazioni locali”. Lo studio sul pendolarismo studentesco è stato fatto dalla Cub trasporti, tenendo conto degli orari degli istituti scolastici compatibili con gli orari di alcuni treni locali.
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