Bisogna far presto per salvare la struttura didattica speciale di Lingue e Letterature straniere di Ibla. E’ il messaggio che mercoledì mattina, in conferenza stampa, cinque rappresentanti degli studenti hanno lanciato, rivolgendo un chiaro appello al Consorzio Universitario, e in particolare ai soci maggiori dell’ente di via Solarino, il Comune di Ragusa e la Provincia. A partire da oggi, e nei prossimi otto giorni, si decide il futuro della facoltà di Lingue. E tutto dipende anche da quello che andranno a decidere i soci giovedì in assemblea valutando la proposta trasmessa dal Rettore dell’Ateneo di Catania, Antonino Recca, ipotesi che dovrebbe agevolare i soci del Consorzio a smaltire i debiti accumulati con l’Università etnea. Da quando il Manifesto degli Studi di Catania non ha previsto il primo anno del corso di Mediazione e nello stesso tempo non sono stati previsti i bandi per i test di ammissione studenteschi, la possibilità di un futuro della facoltà è svanita. Da qui l’iniziativa degli studenti che chiedono al Consorzio universitario, al Cda, ai soci, di sbrigarsi ad esaminare la nota del Rettore e trovare una soluzione possibile all’impasse che rischia di trasformarsi nella condanna della facoltà. L’accordo preliminare che secondo gli studenti andrebbe raggiunto con il rettore entro i primi giorni della prossima settimana, servirebbe a dare le garanzie necessarie all’Ateneo per fare ripartire il primo anno e quindi sbloccare le iscrizioni. Attualmente nessuno studente può iscriversi a Ragusa Ibla. Un paradosso che si evince bene dal doppio piano di studi che il preside di Facoltà Zago ha dovuto presentare in doppia opzione: uno con il primo anno ed uno senza.