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18/07/2012 -

Economia e Finanza/Pubblica Utilità/Società/

Ragusa, saldi d’estate ai minimi storici

Un calo delle vendite, rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, pari al 40 per cento. Più ombre che luci in un settore, quello commerciale, che fa i conti con la mancanza di liquidità delle famiglie ragusane. Lo inasprimento del carico fiscale – in testa la Imu – ma anche le difficoltà oggettive nel raggiungere gli esercizi commerciali ubicati nel quadrilatero del centro storico di Ragusa superiore tra chiusure e cantieri, causano il distacco dai saldi. Registriamo una flessione considerevole – dice Salvatore Marinelli, titolare di un esercizio commerciale nella centralissima via Roma – colpa della crisi che ha letteralmente tagliato le gambe alle famiglie. Siamo molto preoccupati perché i saldi, attesi come una vera e propria manna dal cielo, in questa prima fase, sono stati un flop”. Con un clima di fiducia ai minimi storici e un reddito disponibile che si assottiglia sempre più i consumi nel settore moda non sembrano poter crescere neppure con i saldi. “Facciamo davvero fatica a coprire le spese di gestione delle nostre attività – incalza Angelo Chessari, figura storica della Confcommercio in città -; le tasse hanno penalizzato in maniera determinante le famiglie che sono costrette a tagliare le spese cosidette superflue iniziando proprio dal settore abbigliamento”. Le previsioni di Codacons sono nere: rispetto ai saldi invernali si registreranno ulteriori tagli dal 20 al 30 per cento sui consumi. Si registra una riduzione delle vendite anche nei centri commerciali e negli outlet, che negli anni passati avevano retto all’ondata di crisi.

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