Quindici pagine, con due di presentazione. La relazione dell’Arpa, protocollata il 31 maggio scorso, è firmata, oltre che da Giorgio D’Angelo, anche dal dirigente Salvatore Caldara e dal Commissario straordinario dell’Agenzia, Salvatore Cocina. Contiene le controdeduzioni al documento dei tecnici del Politecnico di Torino, Zucchetti e Coraddu, in merito alla presunta pericolosità del Muos. Nel primo punto si spiega che “non corrisponde a realtà” che le strumentazioni utilizzate dall’Arpa sono inadeguate. Per quanto riguarda il “rischio di incidenti provocato dall’irraggiamento accidentale di aeromobili”, l’Arpa spiega: “Tali aspetti non sono stati valutati dall’Arpa Sicilia in quanto attengono alle competenze dei soggetti deputati all’assistenza ed al controllo della navigazione aerea (Enav, Enac, Aeronautica militare). La relazione prevede valutazioni sugli impianti esistenti e su quelli in progetto. In quest’ultima “voce”, viene spiegato che “riguardo alle problematiche causate da anomali puntamenti conseguenti ad errori o a eventi sismici, idrogeologici o terroristici, si suggerisce che il Dipartimento dell’Ambiente, che ha rilasciato l’autorizzazione, acquisisca tutti gli elementi e le valutazioni relativi a tali aspetti che esulano dalle competenze dell’Agenzia”.
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