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26/07/2012 -

Pubblica Utilità/Società/

LA MORTE DI IRENE IOZZIA NON PUO’ RIMANERE VANA

E’ l’associazione Confronto presieduta da Enzo Cavallo a ricordare con un lettera appello alle autorità iblee la morte di Irene, nella speranza che da quella tragedia qualcosa si muova nell’organizzazione dei soccorsi “Fu lo scorso 13 marzo quando la tredicenne Irene Iozzia giunse in fin di vita al Pronto Soccorso dell’Ospedale Guzzardi di Vittoria a seguito di un improvviso e fatale malore, accusato mentre svolgeva l’attività di educazione fisica, insieme ai suoi compagni nel cortile della Scuola Media Vittoria Colonna. Si è dovuto prendere atto che diverse inefficienze verificatesi durante le fasi del soccorso, ma soprattutto l’assenza di un medico rianimatore a bordo dell’ambulanza, – scrive Enzo Cavallo – si sono rivelati fatali per la ragazza. La scomparsa di Irene ha lasciato nello sconforto ed in un incontenibile dolore i genitori e la sorellina ed ha scosso fortemente le coscienze dell’intero mondo scolastico vittoriese e della comunità. Per quanto accaduto, in tutti i cittadini vittoriesi e non, è maturata la consapevolezza che se ad Irene fossero state date le opportunità di soccorso, già presenti in altre realtà della provincia, ossia un’ambulanza medicalizzata, per questa ragazza, forse, – scrive Enzo Cavallo – potevano esserci concrete possibilità di salvezza. Ed è proprio per questo che da parte di tutti, senza polemiche ed in termini tanto rispettosi quanto costruttivi, è stato auspicato che la morte di Irene non restasse vana. Anche a livello politico-amministrativo, c’è stata una presa di coscienza su problematiche che riguardano l’organizzazione del servizio 118, e il consiglio comunale il 29 marzo – ricorda Enzo Cavallo – ha approvato una mozione con la quale veniva riproposta la necessità che il servizio di emergenza 118, anche a Vittoria, fosse dotato di ambulanze con la presenza a bordo sia del medico rianimatore che dell’infermiere. Però a distanza di oltre 4 mesi, non si è visto nulla e quella mozione è rimasta una voce nel deserto. Serve un intervento risolutivo di chi, avendone la competenza, non si è dimostrato, come dovuto, sensibile verso la comunità vittoriese che ha pagato a carissimo prezzo, con la vita della povera Irene, le conseguenze di un disservizio”. La associazione Confronto rivolge quindi un appello, – anche per onorare la memoria di Irene Iozzia – all’assessore regionale alla salute, al direttore generale dell’Asp, ai parlamentari, al prefetto di Ragusa, al sindaco di Vittoria, al commissario della Provincia, per intervenire, con la necessaria urgenza, affinchè alla comunità Vittoriese sia assicurato il servizio ambulanza con la presenza del medico.

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