“Il dibattito di questi giorni, apertosi a seguito del provvedimento governativo nazionale che prevede la soppressione della Provincia di Ragusa e la sua incorporazione nella Provincia di Catania, trova Confindustria Ragusa – dichiara il suo Presidente, ing. Enzo Taverniti – in posizione decisamente contraria a un provvedimento che riteniamo ingiustificato, arbitrario e dannoso per la storia futura e per l’economia e il lavoro dell’intero territorio ibleo”. “Il provvedimento è anzitutto ingiustificato, perché – spiega Taverniti – non si cancellano con un colpo di spugna Province sane e prosperose, efficienti e dinamiche, che dall’autonomia amministrativa hanno saputo nei decenni ricavare spazi di buona amministrazione e di preziosa supplenza rispetto all’evidente disattenzione dello Stato e della Regione nei confronti di un territorio già penalizzato dalla sua perifericità geografica e politica. Sarebbe stata equa e comprensibile una scelta che mantenesse tutte le province, contenendo gli sprechi di quelle non virtuose, ovvero ne prevedesse una integrale sostituzione con l’istituto dei liberi Consorzi fra Comuni, che era stato peraltro opportunamente concepito – ha detto ancora Taverniti – quale alternativa democratica di contenimento della spesa nel mantenimento del valore costituzionale delle autonomie locali. Il provvedimento è altresì arbitrario, – aggiunge il Presidente dell’Associazione degli Industriali iblei – poiché fissa parametri di salvataggio, come la mera dimensione territoriale e la popolazione residente, che sono privi di una logica chiara e funzionale. Il provvedimento è infine dannoso per il futuro complessivo, e non solo economico e occupazionale, dell’area iblea. I parametri di salvataggio – conclude Taverniti – nulla prevedono, infatti, riguardo a quello che avrebbe dovuto essere il criterio principe per una valutazione circa l’opportunità di mantenere in vita una provincia, ovvero la sua dimostrata capacità di gestione sana ed equilibrata delle risorse pubbliche ad essa destinate. Nessuna distinzione fra Province virtuose e Province inefficienti. Nessuna considerazione per gli effetti veri e reali degli eventuali accorpamenti, che nel caso nostro porterebbero gli attivi della Provincia iblea, piccoli in assoluto ma significativi in relazione alle sue dimensioni, a compensare (solo) una parte dei passivi generati dagli sperperi altrui”, ha dichiarato il presidente di Confindustria Ragusa, l’ing. Enzo Taverniti.
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