Un corso di rianimazione cardiopolmonare avanzato per il trattamento di ogni diverso tipo di emergenza cardiovascolare. Questa l’iniziativa intrapresa dalla Clinica del Mediterraneo a Ragusa e rivolta agli operatori sanitari interni alla struttura. Il corso ha avuto come finalità quella di formare in modo preciso e puntuale il personale addetto ad affrontare questo tipo di emergenze secondo algoritmi ben precisi e quindi in modo ordinato e senza lasciare spazio ad improvvisazione alcuna facendo tesoro delle più importanti esperienze in questo ambito. L’associazione cardiologica americana, che ogni cinque anni revisiona le linee guida degli studi clinici che hanno affrontato questa patologia al fine di tesorizzare ogni tipo di esperienza e migliorare la qualità degli interventi in emergenza, attraverso i propri istruttori accreditati della “American Heart”, come nel caso del dott. Filippo Mauro dell’Asp di Ragusa, del dott. Paolo Noto di Catania, del dott. Antonio Versace di Messina e dell’altro medico ragusano, il dott. Giovanni Noto che di questo corso di rianimazione cardiopolmonare ha curato gli aspetti formativi, si è occupata del corso. “Grazie alla lungimiranza dei vertici della Clinica del Mediterraneo – afferma il dott. Noto – la nostra provincia è adesso dotata di personale altamente specializzato in grado di affrontare ogni tipo di emergenza cardiovascolare che può presentarsi tra i pazienti, in modo scientifico, puntuale e preciso. Il team di soccorso infatti, secondo quanto insegnato durante il corso, ha ruoli e responsabilità ben precise. E’ in grado di poter gestire ogni situazione imponderabile con grande razionalità e lucidità. A tal proposito – afferma ancora il dott. Noto – alle lezioni teoriche, aggiornate e complesse, si sono aggiunti i corsi pratici su manichini simulatori che al termine dell’intervento erano in grado di valutare la qualità dell’approccio da parte dell’operatore sanitario”. Il corso, che ha già visto la partecipazione di 20 operatori della clinica, ha permesso di acquisire la rara qualifica di “provider advanced cardiologic life support” e soprattutto permetterà ai pazienti ricoverati presso la struttura sanitaria di sapere che durante tutta la propria degenza, in qualsiasi momento della giornata ci sarà sempre personale altamente specializzato che, seppur non operante in un pronto soccorso, è nelle condizioni di offrire un’altissima qualità nei propri interventi di urgenza cardiovascolare che non hanno nulla da invidiare ai migliori centri specializzati americani.