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09/08/2012 -

Cronaca/

Organizzatori di sbarchi, fermati sette presunti “basisti

Alle prime ore dell’alba di martedì, a seguito di indagini coordinate dalla Procura della Repubblica di Modica, i Carabinieri della Compagnia di Modica, coadiuvati in fase esecutiva da un elicottero e da un pattugliatore del gruppo aeronavale della Guardia di Finanza di Messina, hanno sottoposto a fermo di indiziato di delitto sette persone accusate di associazione a delinquere finalizzata al favoreggiamento dell’immigrazione clandestina. Si tratta dei pozzallesi Giuseppe Zocco, 36 anni, e Donato Angilieri, 31 anni. E di: Saidani Mohamed, 33 anni, tunisino, residente a Pozzallo, operaio; Lutfi Mohammed Essabah Adnan, palestinese, 35 anni, residente a Malta, disoccupato; Farag Mahoud Abdalla, egiziano, 44 anni. Bourbia Mohamed, tunisino, 31 anni, residente a Pozzallo. Quest’ultimo è il responsabile della comunità islamica di Pozzallo. Il settimo fermato è Krifa Moahamed, tunisino, 37 anni, residente a Pozzallo, pescatore. I sette, ritenuti essere i basisti – per la zona del Ragusano – di una più ampia organizzazione criminale transnazionale dedita al favoreggiamento dell’immigrazione clandestina, hanno organizzato l’arrivo sul territorio italiano del natante giunto a Pozzallo nella mattinata di martedì. E’ emerso che lo sbarco doveva avvenire senza intoppi, con due lance leggere, ma qualcosa è andato storto. E così sono entrati in azione i finanzieri di Messina: ad attendere l’imbarcazione, nella zona di Costa Cirica, in territorio di Ispica, c’erano una cinquantina di uomini delle forze dell’Ordine. Secondo i piani, i migranti, una volta arrivati, dovevano essere trasferiti altrove a bordo di due furgoni. Ma una volta fatto pedinare ed “agganciare” il natante, i carabinieri hanno fatto irruzione all’interno dell’abitazione di uno dei due pozzallesi, dove i 7 fermati si erano riuniti per gestire in maniera riservata le ultime fasi dello sbarco. Nel corso della perquisizione domiciliare, i militari hanno rinvenuto e sottoposto a sequestro decine e decine di Sim card internazionali, due bilancini di precisione, bottiglie di acqua ed un grosso quantitativo di pane per il primo sostentamento degli sbarcati che, dopo qualche giorno, sarebbero stati allontanati in maniera anonima verso il nord Italia. Arrestati anche i presunti scafisti, egiziani di 18 anni: Islem Moustafa, Mohamed Karam El Saed e Mahamed Alzoheri Ahmed.

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