La firma rimandata a settembre per l’accordo tra Ateneo di Catania e Consorzio universitario ibleo suscita l’intervento del segretario generale della Cgil, Giovanni Avola, che scrive: “Inusuale è certamente la procedura ed il merito atteso che il ruolo e la funzione dei collegi dei revisori nella pubblica amministrazione non sono quelli di esprimere pareri né tantomeno di sindacare sulle transazioni. I ben informati parlano di ripensamento da parte dell’Università cosa a cui io non credo, – scrive il segretario generale della Cgil – avendo avuto modo di partecipare recentemente ad un incontro col rettore Recca il quale si era impegnato per la immediata transazione, unica condizione per garantire le iscrizioni al 1° anno per il prossimo anno accademico. Non si può fare violenza sulle finanze degli Enti locali prima e poi esclamare: abbiamo scherzato. Sarebbe indecente e quindi irricevibile rimandare tutto a settembre. O ci sono vecchi e nuovi interessi – si chiede Giovanni Avola segretario del sindacato Cgil – per spazzare via quel poco che resta dell’Università a Ragusa? La Cgil, ma anche le altre forze sindacali, vigilerà perchè ciò non accada, invita il Presidente del consorzio a reiterare la richiesta di sottoscrizione dell’atto transattivo ed è pronta a sostenere ogni azione che si renderà necessaria. L’Università va salvata, – conclude il segretario generale della Cgil – la nostra comunità, il nostro territorio ne hanno bisogno e non saranno i cavilli di un pubblico dirigente, peraltro in un ruolo improprio, a decretarne la morte”.