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21/08/2012 -

Cultura e Spettacolo/

Sicily Music Village La “naturale biodiversità della musica”

Si è conclusa lo scorso 16 agosto la seconda edizione del Sicily Music Village, raduno musicale svolto presso il parco naturale Valle Ventura a Scicli. Oltre 30 mila le presenze registrate nel corso dei 5 giorni della manifestazione, che ha dato lavoro a circa 280 giovani al di sotto dei 30 anni. Tanti gli artisti di spicco che si sono esibiti nel corso della rassegna, dando intrattenimento di qualità ai ragazzi che si sono dati appuntamento da più parti della Sicilia, d’Italia e d’Europa. Dagli italiani Afterhours ai giamaicani T.O.K., Barrington Levy, Baby Cham e Bass Odyssey, passando per il sontuoso Cube Show di Etienne de Crecy, lo spettro dei generi musicali rappresentato all’interno dell’evento ha accontentato tutti i gusti. Un plotone di dj siciliani, italiani e stranieri ha fatto da collante a esplosivi show, tutti degni di menzione, fra i quali hanno lasciato il segno quello dei Dirtyphonics, del tedesco Henrik Schwarz per il progetto “We Call It Technology”, per culminare con una panoramica del miglior rap italiano con nomi del calibro di Dj Gruff, Ensi, Salmo, al fianco dei Siciliani Stokka e Madbuddy. A chiudere le danze hanno provveduto la Drum’n’Bass di Aphrodite sul palco principale e il frizzante concerto degli iblei Baciamolemani nella cosiddetta “green area”. Il festival, sotto la direzione artistica di Giorgio Cavallo supportato da un valente staff, è riuscito a centrare per il secondo anno di fila l’obiettivo di fare del turismo musicale in Sicilia. Al termine dei cinque giorni di festival il bilancio è positivo, con una folla di turisti italiani e stranieri che hanno potuto conoscere da vicino la terra iblea, il barocco di Scicli e Modica, la spiaggia dorata di Sampieri e la cucina tipica; tutto ciò, ovviamente con benefiche ripercussioni sull’intera economia locale: tanti negozi di Scicli hanno riaperto sospendendo le ferie, così come hanno lavorato le strutture ricettive e di ristorazione. Accanto all’aspetto ricreativo, al festival si è parlato anche di diritti grazie alla presenza di numerose associazioni che in questo contesto hanno incontrato giovani e famiglie. Si è dato dunque spazio a Libera, Emergency, Arcigay, Agedo, Amnesty International e al comitato No Muos. Si è posto infine l’accento sull’ecologia, con installazioni artistiche realizzate riciclando la plastica delle serre. Il Sicily Music Village rinnova l’appuntamento al prossimo anno per celebrare ancora la “naturale biodiversità della musica”.

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