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27/08/2012 -

Cronaca/

I CARABINIERI NELLA SPIAGGIA DI MONTALBANO

Al via domenica mattina alle 10 le indagini dei Carabinieri sui tre chilometri e mezzo di costa santacrocese che ruotano attorno a Punta Secca. L’indagine, delegata ai militari dell’Arma dal procuratore capo di Ragusa, Carmelo Petralia, ha come oggetto principale una presunta cementificazione selvaggia sulla costa. Nessun nome è stato finora iscritto nel registro degli indagati. Punta Secca, resa celebre dalla fiction televisiva per la location della casa del “Commissario Montalbano” – come detto – è al centro delle indagini, ma anche altre frazioni sono interessate, tra cui Caucana e Torre di Mezzo. In campo una vera e propria task force per un’indagine a tappeto su un litorale reso noto dalla fiction televisiva che ha avuto un ritorno di immagine e di presenze turistiche consistenti ma che sarebbe stato dimenticato e lasciato all’abbandono. I principali filoni d’inchiesta riguardano la presunta cementificazione selvaggia del litorale e gli accessi negati al mare per la presenza di cancelli abusivi che trasformano strade pubbliche in private. Ma ai militari dell’Arma è stato anche chiesto di verificare la presenza di scarichi selvaggi, inquinamento e divieti di balneazione, erosione costiera ed i servizi di vigilanza. Nel corso della stagione estiva, infatti, Punta Secca, è rimasta sprovvista del servizio di vigilanza e salvataggio nelle spiagge. L’Amministrazione aveva indetto una gara, poi annullata per la “documentazione irregolare” fornita dalla tre ditte concorrenti. Anche l’affidamento diretto non ha avuto buona sorte. Pronte le repliche del sindaco di Santa Croce, Franca Iurato, eletta nel maggio scorso. “La spiaggia di Montalbano – afferma Iurato – è libera e aperta come sempre alla pubblica fruizione. A noi non risulta nessun inquinamento. Per quanto riguarda la vigilanza, visti i problemi legati alla gara pubblica, il servizio è fornito da un bagnino, anche se non a carico del Comune. Quest’amministrazione, insediata da tre mesi appena, si è occupata del decoro del piccolo borgo curandosi di “bonificare” il vicolo dell’ex caserma della Guardia di Finanza facendone uno spazio dedicato all’arte, inserendo nel centro storico fioriere e panchine da cui godere splendidi tramonti. La cementificazione selvaggia? “Punta Secca – conclude il primo cittadino – è un borgo di pescatori e ne va tutelata, il più possibile, la tipicità. La natura incontaminata e le splendide coste che tanti ci invidiano meritano di essere rispettate perché, oltre che ad una risorsa, rappresentano la nostra storia. Ci batteremo per difenderne le peculiarità”.

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