In merito alla notizia riportata da alcuni mezzi d’informazione secondo i quali l’Unione Europea richiederebbe la restituzione dei soldi stanziati per la realizzazione dell’aeroporto di Comiso, il sindaco Giuseppe Alfano dichiara: “Preciso che, ad oggi, nessuna richiesta è pervenuta in tal senso nè al Comune di Comiso nè alla Regione Siciliana. E’ bene chiarire che l’aeroporto di Comiso è stato costruito ex novo in soli sei anni spendendo risorse economiche che in Italia si impiegano per realizzare un paio di chilometri d’autostrada; che l’infrastruttura è già dichiarata agibile – e quindi fruibile – da oltre un anno e che è stata collaudata da un paio di mesi. Questo per chiarire che se oggi la stessa non è in funzione, – scrive il sindaco Alfano – non si deve al fatto che sono stati sprecati soldi pubblici. La stessa società di gestione ha avviato la fase pre-operativa. Se si è fermi lo si deve al Governo Nazionale che rifiuta incomprensibilmente e per ragioni prive di logica di sbloccare la procedura relativa al controllo del traffico aereo. Il nostro aeroporto – spiega il sindaco Alfano – può contare su un piano industriale capace di portare in sette anni oltre due milioni di passeggeri nel Sud Est della Sicilia con ovvie positive ricadute economiche nel territorio e con conseguenti introiti anche per lo Stato. In ogni caso, è mia intenzione – scrive il sindaco di Comiso – chiedere formalmente all’Unione Europea che lo Stato si attivi senza indugi perchè non si renda vano il trasferimento di fondi economici comunitari, che ammontano a centinaia di milioni di euro, concessi per realizzare strutture, anche ricettizie, in funzione e in conseguenza dell’apertura dell’aeroporto di Comiso che invece rischiano di vedere sfumata la loro utilizzazione se lo Stato non sblocca l’attuale situazione dell’aeroscalo. In caso contrario, si sappia che è già istruita un’azione legale – dichiara il sindaco Alfano – finalizzata a ottenere il ristoro dai danni già subiti o che si potrebbero subire da parte del Comune e dal territorio”.