“E’ spiacevole assistere a certe situazioni, a dir poco, imbarazzanti di una signora che con gli occhi umidi denuncia la mancata promessa di un’amministrazione comunale poco concentrata alle cose della nostra città”. Così si legge in un’email dell’Mpa provinciale giunta alla redazione di Tele Nova. “Lei è la signora Sara Arezzo, vedova del compianto Mimì, Assessore alla Cultura del Comune di Ragusa – continua la email del Mpa -, molto rammaricata per il mancato rispetto ad un personaggio come il marito che a suo tempo, non solo ebbe l’idea della realizzazione in città del Museo della Ragusanità, ma si adoperò personalmente a raccogliere vari pezzi pregiati in diverse contrade della provincia”. “Molte furono le persone – ricorda la signora Sara – che donarono preziosi cimeli della campagna iblea, ma solo perché si presentava Mimì Arezzo. Il Consiglio Comunale dopo avere apprezzato l’impegno del personaggio, noto in città per la sua politica umana – continua la signora Sara -, s’impegnò verbalmente a dare il giusto riconoscimento al buon Mimì, nel frattempo deceduto, con la dedica a suo nome del Museo, allocato a Palazzo Zacco e inaugurato qualche settimana fa. Di tutto questo non si è fatto niente! Assolutamente niente!” “La signora Sara commenta oggi – continua l’email del Mpa provinciale – l’amara delusione di una “dimenticanza” che fa a pugni con l’onestà intellettuale di Mimì e con la sua ragusanità, espressa in mille circostanze”. “Il Movimento Autonomista di cui faceva parte Mimì Arezzo e del quale era stato la massima espressione in provincia – si legge ancora nell’email del Mpa -, prende atto ancora una volta del mancato rispetto dell’Amministrazione Comunale di Ragusa, nei confronti di un personaggio che al di là di ogni colore politico, è sempre stato annoverato tra “i veri figli” di Ragusa e costruttori di pace. La rabbia e la commozione della signora Sara Arezzo è condivisa sentitamente da tutto l’Mpa ragusano – si legge ancora nella email del Mpa provinciale – che promuoverà le proprie azioni politiche per dare il pieno riconoscimento ad un personaggio che ha dato lustro e cultura alla nostra Città”.
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