Nella provincia iblea i riflettori ritornano ad essere puntati su un’altra infrastruttura chiave per lo sviluppo dell’intera Sicilia orientale. Dopo l’aeroporto di Comiso a destare preoccupazione è la realizzazione del collegamento tra Ragusa e Catania, aggiudicato in progetto di finanza a un consorzio di imprese. A rischio sembra essere la data di inizio dei lavori a causa della crisi economica che sta facendo esitare i costruttori per via dell’alto costo del denaro. Giovedì il commissario straordinario della provincia di Ragusa Giovanni Scarso incontrerà a Roma i vertici dell’Anas per diradare i dubbi sulla costruzione dell’importante arteria. Sulla vicenda è intervenuto l’onorevole Carmelo Incardona che auspica una rapida risoluzione del nodo: “La provincia di Ragusa non può aspettare ulteriormente. Un ennesimo rinvio, in aggiunta alla mancata apertura dello aeroporto di Comiso sarebbe una penalizzazione troppo grande per l’area iblea. Pur comprendendo la mannaia imposta dalla crisi economica occorre con una rapida rimodulazione delle risorse per consentire in tempi brevi l’avvio dei cantieri. Il consorzio di imprese sta valutando la revisione dello importo iniziale dell’opera, che ammonta a 875 milioni di euro, cercando una contrazione dei costi da sottoporre all’Anas. Ma in questa fase così delicata – ha concluso il deputato di Grande Sud – ove l’interlocuzione è fondamentale occorre ora più che mai un movimento territoriale e sicilianista di ampio respiro, con un progetto basato sulla Sicilia e sullo sviluppo. Il presidente Micciché ha indicato i pilastri per il rilancio e Grande Sud si intesterà tutte le battaglie nodali per Ragusa, dall’aeroporto di Comiso all’avvio della Ragusa – Catania”.
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