“Dopo avere letto le cronache odierne, sull’incontro in Prefettura mi viene difficile comprendere le ragioni per cui l’aeroporto di Comiso continui a rimanere chiuso. Di chi è la colpa? Noi cittadini, noi utenti, a chi dobbiamo chiedere spiegazioni?” Così il sindacato agenzie di viaggio che aggiunge: “E’ mai possibile che i nostri politici non siano in grado di farsi rispettare, di battere i pugni per una giusta causa?”. Sono gli interrogativi che si pone il presidente del sindacato provinciale Agenzie di viaggio aderente a Confcommercio, Roberto Criscione. “E’ mai possibile – continua Criscione – che una aerostazione, completa di tutto, non riesca a decollare? Ieri per colpa dell’ Enac, oggi per colpa dell’Enav e domani a chi daremo la colpa? Ai controllori di volo, ai vigili del fuoco? Verrebbe davvero da chiedersi, senza fare vittimismo o catastrofismo, cosa c’è sotto e quali interessi ci siano per intralciare l’apertura di Comiso. La chiusura, prevista da tempo, dell’aeroporto di Catania Fontanarossa, potrebbe essere l’occasione adatta a valorizzare l’aeroporto Vincenzo Magliocco che permetterebbe, oltre all’atterraggio dei voli di linea, anche quello degli aerei cargo necessari per il trasporto dei prodotti agricoli”. Criscione auspica: “Con il nuovo presidente della Sac, Peppino Giannone, uno di noi, uno del nostro territorio, con il nuovo Cda della Società Aeroporto Catania, e con il presidente della Soaco Rosario Dibennardo, possiamo sperare, tutti insieme, non dimenticando le istituzioni e i rappresentanti delle varie categorie, di superare gli ostacoli che causano il ritardo di questa apertura. Come sindacato delle Agenzie di viaggio non vediamo l’ora che ciò accada”.