L’emergenza idrica dell’estate è ormai passata, ma i disagi nell’approvvigionamento non mancano. Protestano i residenti delle zone non servite dall’acquedotto comunale. “Noi abitiamo in contrada Conservatore – spiega un residente, Sebastiano Baglieri -. Regolarmente paghiamo i bollettini per il servizio di approvvigionamento idrico con le autobotti. E circa ogni dieci – quindici giorni ci arriva l’acqua. Adesso abbiamo ricevuto l’acqua l’8 settembre, tra l’altro con un’autocisterna piccola, da seimila metri cubi. Da allora non c’è più stata portata nemmeno una goccia d’acqua. Siamo quindi stati costretti – sostiene Baglieri – ad acquistarla dai privati, con costi praticamente triplicati”. Nella zona ci sono almeno una quarantina di famiglie. Alcune hanno un proprio pozzo, ma in tanti dipendono dal servizio del Comune.