Dodici compagnie di respiro europeo per le diciotto candeline di Ibla Buskers, il festival siciliano degli artisti di strada che prende il via giovedì 11 ottobre, per concludersi domenica sera, 14 ottobre, con il consueto “Gran Galà dei saluti” che quest’anno si sposterà da piazza Duomo all’ex Distretto Militare. Proprio quest’ultimo spazio sarà centrale per la nuova edizione di Ibla Buskers in quanto si intende far conoscere un’area suggestiva, con una veduta eccezionale della cupola del Duomo di San Giorgio e nella quale, nei secoli scorsi, si trovava l’antico castello dei conti di Ragusa. Un tuffo nella storia e nel passato per far scoprire soprattutto alle giovani generazioni un angolo assolutamente suggestivo del quartiere barocco di Ragusa. E con Ibla Buskers arrivano anche i turisti: sono già numerose le camere di hotel e bed and breakfast prenotate da tempo. Programma e artisti anche sul sito web www.iblabuskers.it dove è possibile scaricare la mappa della manifestazione. Gli organizzatori Francesco Pinna e Antonio La Cognata durante la conferenza stampa di presentazione dell’evento hanno anche denunciato il clima di incertezza finanziaria che avvolge la festa. “Non possiamo di certo lavorare in questo modo con serenità. I contatti con gli artisti si avviano già parecchi mesi prima e la macchina organizzativa di Ibla Buskers si accende praticamente all’indomani della chiusura dell’edizione precedente. Non avere certezze o peggio ancora averle a luglio e poi non averle più a pochi giorni dalla manifestazione, fa diventare tutto davvero complicato perché non sappiamo cosa possiamo garantire, non sappiamo come andare in stampa, non possiamo di volta in volta sviluppare un’adeguata azione promozionale. Già lo scorso anno abbiamo subito un considerevole taglio del 30% a cui quest’anno si è aggiunto un ulteriore ritocco. Ma il vero problema è stato quello di non aver avuto fino all’ultimo delle certezze, ora arrivate con l’azione del commissario Rizza. E’ normale, ci chiediamo, – dicono gli organizzatori di Ibla Buskers- che questo accada e che accada ogni anno per 18 anni, tenendo tutto sempre in sospeso? Resta in ogni caso aperta la questione relativa al servizio di bus navetta. Non abbiamo avuto risposte ufficiali e del resto non è nostro compito pensare alla mobilità e alla viabilità. Noi siamo il festival, la proposta artistica messa in piedi anche grazie all’aiuto di uno staff di 20 persone, soprattutto giovani. Mentre lanciamo l’ennesimo appello al prefetto e a tutte quelle autorità che in qualche modo possono aiutarci per i bus navetta, non possiamo fare altro che invitare comunque la gente a raggiungerci come hanno sempre fatto durante questi 18 anni. Si divertiranno, ma dovranno venire a piedi perché ci sentiamo di sconsigliare l’arrivo in auto. Il quartiere non è attrezzato per accogliere migliaia di automobili contemporaneamente. Veniteci a trovare a piedi, – dicono gli organizzatori di Ibla Buskers – scendendo dalle scale poste alla fine di corso Italia, riabbracciando un vecchio percorso che abbiamo valorizzato negli anni, e scoprendo magari nuovi suggestivi angoli della barocca Ibla”.